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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Politiche marittime

Grano ucraino, "Razoni" riprende a navigare

L'ispezione a Istanbul di Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni unite è andata bene. Ma sono scarse le aspettative di ripresa regolare delle esportazioni di cereali dal Paese in guerra

Funzionari del Joint Coordination Center ispezionano "Razoni" (imo-newsroom.prgloo.com)

Si conclude con successo l'ispezione di bordo sulla Razoni, che ha raggiunto ieri la rada del porto di Istanbul, in Turchia, per approdarci stamattina. È la prima nave del grano partita dall'Ucraina dopo oltre cinque mesi di guerra. Un carico di 26 mila tonnellate di cibo, mais per la precisione, che ora potranno essere trasportati a Tripoli, in Libia, prima tappa del suo viaggio. Il servizio avviato da Razoni rientra in un accordo tra Russia e Ucraina per l'esportazione dal Mar Nero delle granaglie accumulatesi in questi ultimi mesi. 

Oggi, nel porto turco, una squadra di ispezione civile congiunta composta da funzionari della Federazione Russa, della Turchia, dell'Ucraina e delle Nazioni unite, ha visitato questa mattina la nave mercantile. I controlli sul carico e sull'equipaggio, durati circa tre ore, sono stati condotti per conto del Joint Coordination Center, istituito a Istanbul nell'ambito della Black Sea Grain Initiative firmato il 22 luglio tra Russia e Ucraina, con la mediazione della Turchia.

Si conclude così la prima spedizione dall'Ucraina di prodotti derivati del grano. Sono tre i porti del Paese - Chornomorsk, Odessa e Pivdennyi - da cui dovrebbe riprendere l'export di milioni di tonnellate di cereali, in un momento di grave insicurezza alimentare globale. Ma che le esportazioni riprendano regolarmente ci sono diversi dubbi, sia da parte degli osservatori che in generale dalle aspettative di un Paese in guerra.

I cereali bloccati in Ucraina dovrebbero essere tra le 20 e le 25 milioni di tonnellate. Per esportali tutti ci vorrebbero circa 400 partenze, considerando per ogni viaggio un carico tra le 40 mila e le 70 mila tonnellate. James Waterhouse, corrispondente della BBC in Ucraina, riferisce che secondo la Turchia entro i prossimi due giorni dovrebbero partire una quindicina di navi. Dall'altro lato, il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksander Kubrakov, ha detto che non si aspetta più di cinque partenze nelle prossime due settimane. Per capire la differenza di contesto, ad agosto 2021 le navi cariche di grano partite dall'Ucraina sono state 194.

Tag: economia - russia