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02 aprile 2025, Aggiornato alle 15,55
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Gnv si fa avanti per Tirrenia

Gnv propone, a sorpresa, un'offerta "a noleggio" per l'acquisizione di Tirrenia. L'Ad Silvano Cassano spiega al Sole 24Ore che la società sarebbe disposta a rilevare Tirrenia solo nel caso che l'interlocutore fosse Fintecna e indica come banche di "riferimento" Unicredit, Mediobanca e Sanpaolo


Gnv (Grandi Navi Veloci), compagnia di Genova che fa capo a Investitori Associati (67%), Idea Coinvestment (20%), Charme (9%) e management (4%), ha proposto un'offerta per Tirrenia. Ne da notizia Il Sole 24 Ore di sabato 29 agosto, in un'intervista rilasciata dal presidente ed Ad di Gnv, Silvano Cassano.  
L'offerta, titolata dal giornale della Confindustria "Maxi-offerta", si basa non su una vendita della compagnia capogruppo, ma di un noleggio di navi ed equipaggi per cinque anni, con possibilità, al terzo anno, di un'opzione di acquisto. 
Gnv sarebbe disposta a rilevare Tirrenia solo nel caso che l'interlocutore fosse Fintecna e che si dia mandato ad un broker o più specialisti di valutare con perizia il vero valore della società. Da un'analisi societaria, conferma però Cassano, la Tirrenia ha debiti per 800-850 milioni che, al netto del patrimonio navale, supererebbero comunque il mezzo miliardo. Quindi, le navi valgono qualcosa come 300/350 milioni.
Le bontà della proposta, secondo Cassano, sarebbero più d'una. Innanzitutto, il governo riceverebbe un contratto di noleggio per cinque anni (che però Cassano non quantifica, anche se garantisce un prezzo di mercato); si garantirebbe la tutela occupazionale dei marittimi, ma non degli amministrativi. I "colletti bianchi", dice Cassano, "non li vogliamo, al pari del management, così come i quattro fast-ferry fermi ed inutilizzati". Cassano, infine, indica come "nostre banche di riferimento" Unicredit, Mediobanca e Sanpaolo. Una proposta forte, a cui seguiranno numerosi commenti.