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24 aprile 2025, Aggiornato alle 16,32
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Personaggi

Giuseppe Bottiglieri lascia Confitarma

"Non mi sento rappresentanto. Sulla pirateria non si è fatto nulla". Anche Michele Bottiglieri avrebbe da tempo lasciato la confederazione degli armatori


Un addio amaro, e che farà rumore, quello dell'armatore di Torre del Greco Giuseppe Bottiglieri che ha deciso di lasciare Confitarma. La comunicazione con la quale rende nota la decisione è vecchia di un mese, 24 giugno, ma viene "ufficializzata" solo ora in un articolo di Bianca d'Antonio sulle pagine del Secolo XIX. 
Il motivo principale risiede, a suo dire, nell'immobilismo dell'associazione nazionale degli armatori. «La verità è che me ne sono andato perché non mi sento più rappresentato – afferma Bottiglieri - non vedo più in Confitarma un'associazione che possa lavorare nell'interesse degli associati. La mia è una forma di protesta "silenziosa" perché mi sono reso conto che né la struttura né il presidente pensano all'armamento italiano». E poi: «Non vedo l'utilità di rimanere in un'associazione che non si cura di tutelare gli interessi degli associati». Confitarma, accusa l'armatore campano, non ha capacità di negoziazione, «prendiamo ad esempio il grave problema della pirateria. Nonostante le varie promesse, non c'è stata la giusta pressione e non si è risolto nulla. Noi navighiamo con le nostre navi in acque pericolose, e quando non possiamo disporre dei militari a bordo perché non disponibili, non possiamo utilizzare i contractor privati perché la legge non lo consente ancora. Questo mette le nostre navi e i nostri equipaggi in serio pericolo».
Infine, sempre dall'articolo del Secolo XIX, un altro armatore campano, Mba, Michele Bottiglieri Armatore, avrebbe lasciato Confitarma già da diverso tempo.