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14 marzo 2025, Aggiornato alle 16,34
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Infrastrutture

Gioia Tauro, incentivi per rilanciare la zona franca

Vertice tra la Giunta Regionale e un gruppo di manager. Al vaglio un pacchetto di investimenti da 55 milioni di euro. Nella zona franca tre capannoni entro un anno e mezzo


Un "pacchetto" di investimenti arriverà presto a Gioia Tauro per potenziare la sua zona franca. Una trentina di manager di importanti aziende italiane ha visitato la settimana scorsa il porto di Gioia Tauro ed ha incontrato il presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti e la vicepresidente Antonella Stasi. All'orizzonte ampi progetti infrastrutturali e nuovi sistemi intermodali.
Il pacchetto Gioia Tauro prevede, ha spiegato la Stasi, investimenti per 55 milioni di euro di cui 25 per i contratti di investimento, 25 di contributi in conto capitale e cinque milioni di euro di incentivi sulla riduzione energetica. Si punta alla piena utilizzazione della zona franca di Gioia Tauro composta da 86 ettari di terreno di cui 60 disponibili e alla realizzazione nella zona franca di tre capannoni di 50 mila metri quadrati ciascuno che dovrebbero essere realizzati entro un anno e mezzo anche con il contributo dell'Autorita' portuale.
«La premessa - ha detto Antonella Stasi - è la consapevolezza del vantaggio di Gioia Tauro, della sua collocazione geografica tra nord e sud ma anche del fatto che è un hub portuale collegato alla terraferma. Il nostro obiettivo quindi è sviluppare l'intermodalità e la logistica attraverso politiche di vantaggio alle imprese per arrivare a lavorare e a spedire tramite ferrovie 700 mila teu».
Un pacchetto che dovrebbe consentire a nuovi operatori logistici di insediarsi a Gioia Tauro. La Stasi ha anche annunciato un accordo con l'Agenzia delle Dogane per l'apertura del primo sportello unico doganale in Italia ed infine un protocollo di legalità da far sottoscrivere agli enti che si occupano della governance e degli operatori industriali per vigilare gli investimenti. Infine il vicepresidente della Giunta ha annunciato che la Regione sta lavorando anche ad un accordo con le organizzazioni sindacali su contratti flessibili ma anche sulla riduzione delle accise sull'energia e sui combustibili insieme ai porti di Taranto e Cagliari.