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02 maggio 2025, Aggiornato alle 17,29
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Gioia Tauro, il gateway ferroviario alla Sogemar

La società del gruppo Contship Italia si è aggiudicata la gara per il terminal intermodale


È Sogemar la ditta che realizzerà e gestistirà il gateway ferroviario di Gioia Tauro. Oggi l'Autorità portuale calabrese ha aggiudicato la gara finalizzata alla esecuzione e gestione del "nuovo terminal intermodale del porto di Gioia Tauro" alla società del gruppo Contship Italia. All'apertura delle buste, la commissione di gara ha dichiarato la ditta della provincia di Milano quale soggetto attuatore della realizzazione e gestione della struttura. Concessione di durata trentennale e opera da realizzare in 18 mesi dalla consegna dei lavori.

Si tratta di un'infrastruttura complementare al transhipment e che avrà il compito di intercettare parte dei traffici movimentati tra Estremo Oriente ed Europa, attualmente gestiti dai porti di Rotterdam ed Anversa. Con la realizzazione del terminal, Gioia Tauro punta ad essere un varco intermodale comunitario, inserendosi nell'asse trans-europeo del corridoio Helsinki-La Valletta come nodo di rilevanza nazionale e crocevia europeo di diverse modalità di trasporto. 

L'appalto rientra tra le opere previste dal piano operativo triennale dell'Autorità portuale e ha un finanziamento complessivo di 40 milioni di euro. Di questi, 20 milioni sotto forma di contributo pubblico sono a carico dell'ente porto di Gioia Tauro, derivanti dal Pon Reti e Mobilità 2007-2013, mentre gli altri 20 milioni saranno investiti da Sogemar.  

Con lo sguardo rivolto ai dati infrastrutturali, il gateway ferroviario si estenderà nel territorio compreso tra i comuni di Gioia Tauro e di San Ferdinando. Si svilupperà, in parte, all'interno del porto, nell'area doganale in concessione al terminalista MedCenter Terminal Container, sempre del gruppo Contship Italia, e nella zona dell'interporto. Occuperà una superficie di 325mila metri quadrati, i binari saranno lunghi complessivamente 3,825 metri, dei quali 2,761 in area terminal contenitori e 1,064 nel terminal intermodale. È previsto il raccordo ferroviario ai capannoni per consentire il carico e scarico di vagoni al suo interno e l'inserimento nei tre binari esistenti di deviatori, in modo tale da rendere indipendente l'utilizzo dei singoli binari. 

Tra gli elementi richiesti per la sua buona gestione è stata prevista la centralizzazione delle operazioni ferroviarie che sono così affidate alla ditta Sogemar che dovrà altresì coordinare il tratto di raccordo tra San Ferdinando e il porto con la rete ferroviaria nazionale. 

Organizzato in base alle modalità del project financing, l'iter di aggiudicazione ha visto la messa in atto di diverse fasi di gara. Nella prima la ditta Sogemar ha presentato il proprio progetto preliminare, redatto come da bando pubblico sulla base delle indicazioni richieste dallo studio di fattibilità disposto dall'ufficio tecnico dell'Autorità portuale. Si è passati, quindi, alla seconda fase con la pubblicazione di una nuova gara mirata alla presentazione, entro il 30 ottobre scorso, dell'offerta economicamente più vantaggiosa sul progetto preliminale del promotore, in base appunto a quelle che sono le procedure previste dal project financing. Il cerchio, ora, si è chiuso attraverso l'individuazione della ditta Sogemar.