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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Infrastrutture

Gioia Tauro, Agenzia portuale eroga Indennità

Dopo i licenziamenti, il nuovo istituto copre le mensilità di agosto dei dipendenti del Medcenter Container Terminal


Torna la quiete nel porto di Gioia Tauro all'indomani delle agitazioni dei lavoratori dopo i licenziamenti del Medcenter Container Terminal (Mct). Lunedì il prefetto Michele Di Bari ha convocato una specifica riunione, a Reggio Calabria, alla quale hanno partecipato l'Agenzia portuale e l'Autorità portuale di Gioia Tauro, quest'ultima precisando di aver «ossequiato a tutti gli obblighi derivanti dalla normativa al fine dell'erogazione della prima Indennità di mancato avviamento, relativa al mese di agosto», pari ad un 26esimo del trattamento massimo mensile di integrazione salariale straordinaria. Un atto che, fa sapere l'ente portuale guidato dal commissario Andrea Agostinelli, è stato reso possibile proprio dalla presenza dell'Agenzia di somministrazione del lavoro portuale e per la qualificazione professionale del porto di Gioia Tauro, denominata qui Gioia Tauro Port Agency, costituita il 27 luglio. «Un risultato – spiega l'authority - frutto di un inteso lavoro e di confronto tra l'Autorità portuale, il ministero dei Trasporti, l'Inps e l'Ispettorato del Lavoro che ha portato a conferimento, lo scorso 26 luglio in sede di Comitato portuale, al commissario straordinario Andrea Agostinelli del potere di rogare l'atto costitutivo e lo statuto sociale dell'Agenzia». Sono stati inoltre designati l'amministratore unico e il revisore dei conti di Gioia Tauro Port Agency, rispettivamente nelle persone di Cinzia Nava e Paolo Germanò. 

Il primo agosto sono stati ricevuti, in Autorità portuale, i 364 lavoratori licenziati dal terminalista Mct. È stato così possibile procedere alla loro iscrizione nell'elenco dell'Agenzia portuale la quale ha così provveduto alla redazione del registro dei lavoratori che saranno destinatari della erogazione della prima mensilità di Indennità di mancato avviamento (Ima) registrata dal 1 al 31 agosto.  La settimana scorsa Nava ha rimesso all'Autorità portuale di Gioia Tauro le schede di ciascun lavoratore, da lei stessa certificate e recanti le giornate di disponibilità relative alla mensilità di agosto. Tramite l'Autorità portuale, il primo settembre le stesse schede sono state comunicate al ministero dei Trasporti che, a sua volta, avvierà i relativi controlli sui dati forniti e decreterà l'autorizzazione all'Inps di procedere all'erogazione dell'Ima direttamente a ciascun lavoratore. «Con tali provvedimenti l'Agenzia portuale e l'Autorità portuale hanno ossequiato a tutti gli obblighi derivanti dalla normativa al fine dell'erogazione della prima mensilità di Ima», spiega in una nota l'ente portuale. «Naturalmente - conclude - in una atmosfera di costruttiva sinergia istituzionale, l'Agenzia portuale, per il tramite dell'Autorità portuale, parteciperà attivamente a tutte le successive riunioni, convocate in Prefettura o presso il ministero dei Trasporti, ritenute necessarie all'approfondimento delle ulteriori rivendicazioni che potrebbero essere avanzate in un prossimo futuro». 

Il contesto di Gioia Tauro è quelli di una scalo dove il maggiore terminalista opera da almeno cinque anni in stato di crisi. Gioia Tauro Port Agency è una società pubblica con l'Autorità portuale - "Autorità di sistema portuale del Tirreno meridionale" quando finirà il commissariamento - unico socio, a differenza di Trieste dove l'Autorità di sistema ha la maggioranza. Ha poteri di controllo, ingerenza e condizionamento, un amministratore e un revisore unici. Durerà tre anni. Vi confluiscono i lavoratori in esubero dalle imprese che operano ai sensi dell'art. 18 della legge 84/94, autorizzate alla movimentazione container che, alla data del 27 luglio 2016, usufruivano di ammortizzatori sociali. È stata adottata ai sensi dell'art. 4 del Dl 243 del 2016 convertito in Legge 18/2017. Ogni lavoratore potrà godere di un'Indennità di mancato avviamento al lavoro (a Trieste non può superare un quinto del totale degli iscritti) nel caso in cui, pur essendo disponibile, non sarà chiamato ad effettuare alcuna prestazione lavorativa.