|
adsp napoli 1
13 marzo 2025, Aggiornato alle 17,51
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Cultura - Infrastrutture

Genova, l'uomo che ha in cura la Lanterna

Giorgio Marega ci racconta le sue esperienze giovanili e poi l'impegno con il grande faro del capoluogo ligure

(Ph: FAI)

di Giorgio MaregaDL Notizie Logbook 2025 - n° 07

Sono nelle scienze applicate da tutta la vita. Marchio indelebile nei due anni da bambino vissuti a Genova, città industriale e elettromeccanica che formava fino dall'infanzia i futuri tecnici. Punto di riferimento il negozio di giocattoli di via Galata, se ricordo "La gioia dei bimbi" con una profusione di giochi scientifici unica in Italia, la rappresentanza Marklin e Meccano della Edilio Parodi. Alle elementari un maestro che insegnava grammatica, geografia, sistema metrico decimale, problemi, geometria con un pragmatismo mai altrove trovato, Non tutti primi della classe, ma metodica per facilitare metodi, apprendimento: Dare sostanza, insomma.

A Genova cominciai a scoprire la multidisciplinarietà nei miei giochi unendo Meccano, trenino automobiline, costruzioni in plastica, a farmi i primi pezzi su misura con compensato, alluminio o disegnandoli perché il falegname li realizzasse. Rendendomi conto di come ogni disciplina avesse i suoi pregi quando combinata insieme alle altre.

Il lavoro della Lanterna l'ho fatto con tutto l'amore che ho per la città. Problema di proteggere dai fulmini l'elettronica del monumento e del museo è stato il top di applicare le discipline dove danno vantaggio. Senza fermarmi alla normativa, applicavo la teoria degli impulsi giganti, della ionizzazione i materiali della risposta dei cavi agli impulsi. Ebbi molte carte vincenti dal know how in elettronica alla trasmissione degli impulsi via cavo, alla perforazione della roccia, alle metodiche di misura: divenne il mio laboratorio scientifico dove misurare e decidere come risolvere fin dai principi base da applicare.

Messa insieme una squadra formidabile con l'architetto Peirano direttore lavori e l'ingegner Megna collaudatore, la RITEC Impianti navali per la componentistica TUTTA SU MISURA, artigiani nell'ambito Belle Arti e Marina Militare per i montaggi: Dunque il Provveditorato alle Opere Pubbliche non mi ha fatto mancare nulla. Siam stati nei costi e l'impianto è dissimulato nell'architettura che non lo noti.

È il mio fiore all'occhiello, opera della "maturità avanzata" purtroppo, dove ho raccolto stima (e invidia dei colleghi triestini). Debbo gran parte delle "dritte teoriche" al mio discepolo Piergiorgio Tosolini con 30 anni di esperienza in Sincrotrone su impulsi di 280.000 V 250° e debbo agli artigiani genovesi del settore navale perché hanno dedicato il loro lavoro al Simbolo della città a prezzo di costo.

Adesso sto integrando le protezioni dai fulmini ai nuovi dispositivi elettronici del Museo e lascerò il know how all'ingegner Megna che prosegua l'opera in base alla mia Scuola. Infanzia, pragmatismo, "Raffaello", consulenze, Fincantieri e Cetena, Lanterena: tutti episodi felici che hanno in comune la città di Genova.
 

Tag: porti - genova