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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Politiche marittime

Gas serra, IMO anticipa al 2022 i tagli per lo shipping

Nuove misure per ridurre le emissioni di CO2, metano e fluorocarburi. Scatterà fra tre anni. La tabella per le portacontainer

Un orso polare alla ricerca di una banchisa, un simbolo del cambiamento climatico

a cura di Paolo Bosso

Tagli fino al 50 per cento (rispetto al 2008) delle emissioni di gas serra entro i prossimi tre anni, anticipando di tre anni la tabella di marcia. Sono gli ultimi emendamenti dell'International Maritime Organization (IMO) a conclusione del 75esimo Marine Environment Protection Committee (MEPC), l'appuntamento annuale dell'organismo ONU che stabilisce le norme ambientali dello shipping per i prossimi anni. Tutte misure volte a migliorare l'indice di efficienza energetica delle unità mercantili (EEDI), in linea con gli Accordi di Parigi del 2018, della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC, Accordi di Rio del 1992) e dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

I gas serra (green house gas, GHG) è i nome con il quale l'IMO indica un gruppo di sei gas: anidride carbonica (CO2), metano (CH4), protossido d'azoto (N2O), idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC) ed esafluoruro di zolfo (SF6). Per ora è escluso, ma potrebbe rientrarvi in futuro, il black carbon (BC).

Gli emendamenti
Sono tante le misure approvate dal MEPC, da adottare definitivamente nella 76esima sessione che si terrà nella primavera dell'anno prossimo (30 marzo-3 aprile). Sono stati approvati gli emendamenti all'allegato VI del MARPOL  per rafforzare la fase 3 dell'EEDI anticipandone l'entrata in vigore di tre anni, dal 2022 anziché dal 2025. Riguardano diversi tipi di nave, incluse quelle a gas. Tutte le navi che verranno costruite a partire dal 2022 dovranno avere le caratteristiche indicate da quest'ultimo MEPC. 

Nel caso delle portacontainer, la tabella EEDI è la seguente:
• oltre le 200 mila tonnellate: -50%
• tra 120 mila e 200 mila: -45%
• tra le 80 mila e le 120 mila: -40%
• tra 40 mila e 80 mila: -35%
• tra 15 mila e 40 mila: -30%

Nel complesso, il MEPC ha approvato un pacchetto che comprende: requisiti obbligatori per le nuove navi; un quarto studio sulle emissioni di gas serra; una risoluzione che incoraggia la cooperazione tra i porti per ridurre le emissioni navali; una procedura per valutare gli impatti di queste misure sugli Stati membri dell'IMO (che sono 174); infine, un fondo fiduciario multidonatore per i gas serra che si chiama "GHG TC-Trust Fund.

Lo studio sui gas serra
L'anno di riferimento per ridurre i gas serra è il 2008. Verranno ulteriormente migliorati i dati predittivi 2018-2050, con un comitato direttivo che ne seguirà i progressi a partire dal prossimo autunno, in vista del 76esimo MEPC di aprile 2020.

La cooperazione tra i porti
L'IMO, attraverso il MEPC, incoraggia azioni normative, operative, tecniche ed economiche tra i porti, come: fornitura di energia a terra, bunkeraggio di combustibili di ultima generazione, incentivi per le spedizioni a basse o zero emissioni di carbonio, facilitazione del just-in-time.

Prossimo appuntamento per verificare l'adottamento di queste misure, a novembre 2019 e marzo 2020. 

Tag: ambiente - imo