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10 aprile 2025, Aggiornato alle 14,10
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Formazione, Spediporto: "Il Fondo Sociale Ue non basta"

Secondo l'associazione degli spedizionieri di Genova lo strumento finanziario europeo non garantisce a volte un "adeguato contributo" alla crisi occupazionale

«L'attuale sistema improntato agli obblighi del Fondo Sociale Europeo limita talvolta l'offerta formativa non garantendo, in alcuni casi, un adeguato contributo alla drammatica situazione occupazionale ed alle richieste dei lavoratori». Lo ha affermato Spediporto in occasione dell'incontro svoltosi questa mattina presso la sede dell'associazione insieme i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. Il settore delle spedizioni internazionali, secondo Spediporto, ha bisogno di una proposta formativa adeguata che consenta ai lavoratori, attraverso fondi interprofessionali, di conservare competenze legate al settore di appartenenza che l'attuale sistema di formazione previsto dagli ammortizzatori sociali in deroga non garantisce.
Il direttore generale dell'associazione, Giampaolo Botta, osserva come «la grande attenzione che la Regione Liguria e l'assessore Vesco (Enrico, assessore ai Trasporti della Regione Liguria ndr) stanno ponendo sul tema dell'occupazione e delle procedure di sostegno alle politiche del lavoro, deve costituire la base su cui costruire un'intesa che consenta un utilizzo dei fondi interprofessionali per intervenire sulle esigenze manifestate dai lavoratori e dalle imprese nell'ambito delle procedure degli ammortizzatori sociali in deroga». «Avanzeremo insieme ai sindacati – conclude Botta - una richiesta di incontro in Regione con l'assessore Vesco e le direzioni competenti fiduciosi, di trovare, in tale sede, le giuste soluzioni».