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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Politiche marittime

Formazione marittimi, l'ultimatum Ue alle Filippine

La Direzione Generale per la mobilità e dei trasporti della Commissione Europea ha dato tempo fino al prossimo luglio al paese asiatico per adeguarsi agli standard internazionali


Centomila lavoratori a rischio. Si tratta dei marittimi di nazionalità filippina che attualmente sono imbarcati sulle navi della flotta Ue. La Direzione Generale per la mobilità e dei trasporti della Commissione Europea ha infatti dato tempo fino al prossimo luglio alle Filippine per fornire le prove che la formazione dei lavoratori del mare attuata nei diversi istituti specializzati che operano nella nazione asiatica avviene conformemente agli standard internazionali e che sono state colmate le lacune riscontrate dall'Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (Emsa). Dall'ultima indagine in loco effettuata dall'ente di controllo, emerge che le autorità filippine hanno compiuto sforzi per portare il loro sistema in linea con i requisiti della convenzione internazionale STCW (Standards of Training, Certification and Watchkeeping) relativa agli standard di addestramento, certificazione e tenuta della guardia per i marittimi. Però, sottolinea il report presentato alla Commissione, non è ancora chiaro se i piani di audit sono stati effettivamente svolti e se sono effettivamente disponibili tutte le necessarie risorse umane tecniche qualificate per monitorare i numerosi istituti di istruzione e formazione marittima che operano nel paese. La prossima ispezione dell'Emsa è programmata per il mese di ottobre.