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17 aprile 2025, Aggiornato alle 14,13
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Politiche marittime

Fondo trasporti, gli operatori Ue: “Non è abbastanzaâ€

Approvato il bilancio del Consiglio europeo. Ai trasporti 23 miliardi di euro tra il 2014 e il 2020. Troppo poco per gli operatori visto che la quota è pari al 2,4% del bilancio


Il nuovo fondo europeo destinato ai trasporti non è mai stato così consistente: 23 miliardi di euro erogabili dal 2014 al 2020 e destinati alle infrastrutture inserite nelle reti transeuropee di trasporto. E' il risultato di un accordo sul bilancio del Consiglio europeo tenutosi il 7 e l'8 febbraio a Bruxelles. In precedenza, ovvero nel periodo 2007-2013, la parte del fondo destinata al trasporto è stato parecchio inferiore, solo sette miliardi, ma gli operatori marittimi del Vecchio Continente non sono comunque contenti del risultato attuale. In verità, rivelano, il nuovo finanziamento sarebbe dovuto essere di ben 32 miliardi di euro, un terzo in più. La colpa, dicono le undici associazioni dei porti e trasporti (che elenchiamo alla fine dell'articolo), è dei "contabili" che hanno tagliato questi nove miliardi per destinarli in altri settori. Soddisfatti della straordinaria quota, le associazioni hanno comunque parlato di «un'occasione perduta» per puntare sul trasporto. La delusione, più che risiedere nel taglio è nella quota complessiva del bilancio dell'Unione Europea, dove alla voce "trasporti" si destina il 2,4% del totale. Le undici associazioni si appellano al presidente del Consiglio Ue Herman Von Rompuy (nella foto): «Van Rompuy ha detto che il bilancio deve essere un motore per la crescita e per l'occupazione futura. È giunto il momento per i governi nazionali e i loro leader di rendersi conto che i trasporti sono il motore dell'economia europea. Se le persone e le merci non possono muoversi in modo efficiente la crescita e lo sviluppo economico sono limitati. A nostro avviso, pertanto, i trasporti meritano di più di una quota pari solamente al 2,4% del bilancio complessivo».
Complessivamente, il quadro finanziario pluriennale approvato dal Consiglio europeo prevede alla voce delle spese per le reti energetiche, digitali e di trasporto una dotazione finanziaria complessiva di 29,3 miliardi di euro. Di questi, il settore dei trasporti avrà 23,1 miliardi di euro.
«Realisticamente - hanno spiegato le undici organizzazioni - il core network della rete TEN-T ed i progetti già definiti dei dieci corridoi multimodali non possono essere pienamente attuati con un piccolo stanziamento. Ciò significa che la rigorosa metodologia sviluppata dalla Commissione Europea per selezionare i progetti che sono essenziali per la rete europea dei trasporti non può essere applicata. Prevarrà la logica del "primo arrivato, primo servito" rispetto ad una logica di rete di cui il mercato interno ha assoluto bisogno. Invitiamo pertanto gli Stati membri - hanno precisato le associazioni - ad impegnarsi con il Parlamento europeo per rendere questo bilancio più orientato alla crescita. Inoltre sosteniamo pienamente la richiesta del Parlamento di attuare entro pochi anni una revisione a medio termine in modo tale da valutare eventuali riassegnazioni di bilancio verso settori generatori di crescita come quello dei trasporti. Allo stesso modo siamo d'accordo sul fatto che una certa flessibilità all'interno delle dotazioni di bilancio garantirebbe un'efficacia complessiva. Ultimo, ma non meno importante, un rapido accordo sul bilancio UE consentirà di andare avanti con l'attuazione del nuovo piano di infrastrutture di trasporto, come indicato nei regolamenti TEN-T e Connecting Europe Facility».

Le associazioni del trasporto Ue che hanno commentato il nuovo fondo pluriennale:
European Federation of Inland Ports (EFIP), European Sea Ports Organisation (ESPO), Inland Navigation Europe (INE), International Road Transport Union (IRU), Pro Danube International (PDI), The Association of European Vehicle Logistics (ECG), European Community Shipowners' Associations (ECSA), European Transport Workers' Federation (ETF), European Community Association of Ship Brokers and Agents (ECASBA), Airports Council International Europe (ACI Europe) e Community of European Railway and Infrastructure Companies (CER).