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14 marzo 2025, Aggiornato alle 16,34
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Infrastrutture

Fincantieri spinge sulla chiusura del programma Fremm

Nonostante una "crisi gravissima", Bono lancia un appello al governo affinché finanzi le ultime due unità militari del programma italo-francese


La «crisi gravissima» della cantieristica coincide anche con la crisi militare. L'amministratore delegato Fincantieri Giuseppe Bono, in audizione al Senato, analizza il mercato delle costruzioni e lancia un appello affinché il programma Fremm si concluda con la realizzazione delle ultime due unità «per garantire la continuità del programma». Bono ha ricordato che la Marina militare italiana su un programma iniziale per dieci ne ha ordinate sei ma ne sono state finanziate solo quattro. Nel ricordare che per portafoglio produzione e capacità tecnologica «siamo i primi al mondo», Bono ha spiegato che «la crisi l'abbiamo affrontata anticipando la ristrutturazione, non nascondendo la testa sotto la sabbia».
«C'è l'esigenza di dimagrire rispetto a una domanda che non ci aspettiamo cresca in futuro, il tutto in una situazione dell'azienda che non è in disastro, non è indebitata. A fine 2010 avevamo un surplus di cassa di 100 milioni. Paghiamo i fornitori puntualmente».
«Abbiamo crediti vecchi nei confronti dello Stato e dovremmo cominciare a battere cassa – conclude Bono - ma dobbiamo pensare anche alle esigenze del paese».