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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Infrastrutture

Fincantieri, ricavi in flessione ma nessun ordine cancellato

Nei primi nove mesi di quest'anno ricavi in calo del 16 per cento a 3,5 miliardi. Carico di lavoro resta a livelli record. Commesse fino al 2027. Bono sottolinea che non è un bilancio normale

Lo stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente, Genova (wikipedia)

Se da un lato produzione, ricavi ed EBITDA sono in calo, dall'altro non è stata cancellata alcuna commessa. Il Consiglio di amministrazione di Fincantieri ha approvato, sotto la presidenza di Giampiero Massolo, le informazioni finanziarie intermedie al 30 settembre, ovvero i primi nove mesi di bilancio di un anno molto particolare.

I ricavi sono in flessione del 16,2 per cento a 3,5 miliardi di euro, che risentono della perdita della produzione, in calo di quasi un quinto rispetto a gennaio-settembre 2019. Si tratta di  circa 945 milioni di ricavi non sviluppati. L'EBITDA sconta anch'esso la riduzione dei volumi di produzione degli stabilimenti italiani del gruppo navalmeccanico, pari a 200 milioni, in perdita di 71 milioni, di cui 6 milioni nel terzo trimestre. L'EBITDA margin è del 5,7 per cento, in miglioramento rispetto al 5 per cento del primo semestre di quest'anno.

Nei primi nove mesi dell'anno sono state consegnate 14 navi da 9 stabilimenti: 5 navi da crociera, due navi militari e 3 fishery.

Il carico di lavoro resta a livelli record, attestandosi a 36,8 miliardi, poco più di sei volte i ricavi, con ordini acquisiti per 1,9 miliardi: il backlog è di 26,98 miliardi, in calo di 2,5 miliardi. Sono 88 le navi in portafoglio, in consegna fino al 2027. Il soft backlog sale a livelli record, 9,9 miliardi, quasi il triplo dell'anno scorso (3,9 miliardi al 30 settembre 2019).

L'indebitamento finanziario netto è pari a 1,4 miliardi, quasi raddoppiato (736 milioni al 31 dicembre 2019).

Vanno meglio le commesse militari, dove recentemente Fincantieri ha incassato un importante contratto con la US Navy degli Stati Uniti. Inoltre, spiega Bono, «abbiamo in corso negoziazioni concrete con paesi esteri per l'esportazione di fregate FREMM. Stiamo inoltre raggiungendo importanti risultati in settori innovativi e con un importante potenziale di sviluppo, in particolare nelle infrastrutture e nella fornitura di prodotti e servizi all'avanguardia».

Secondo l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, la comparazione di questo bilancio con l'anno scorso arriva fino a un certo punto. «Non è significativa», ha affermato, piuttosto «sono risultati che rispecchiano le difficoltà di un momento storico tra i più delicati per l'economia mondiale e che la stessa Fincantieri abbia mai affrontato. Nelle crociere – continua - stiamo assistendo a una ripresa molto graduale, come è comprensibile che sia, e questo avvalora la nostra strategia che ci ha permesso di mantenere gli ordini che ci consentiranno di traguardare il 2027/2028».

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