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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Infrastrutture

Fincantieri, primo semestre 2019 col record di ordini

15 commesse in sei mesi. 98 navi in costruzione fino al 2027. Ricavi pari a 2,8 miliardi


15 commesse acquisite negli ultimi sei mesi. L'avvio della costruzione del ponte di Polcevera a Genova. Un carico di lavoro impressionante, pari a 108 navi. 98 le unità in consegna da qui al 2027. È il bilancio di metà anno di Fincantieri, con il Consiglio di amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Giampiero Massolo, che ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno.

2,83 miliardi di ricavi, in crescita del 12 per cento. Ebitda in aumento del 17 per cento, pari a 215 milioni. Indebitamento finanziario netto a 724 milioni (erano 484 milioni al dicembre 2018). È il settimo semestre consecutivo di «crescita eccezionale, un livello di ordini mai raggiunto prima», commenta Giuseppe Bono, ad del gruppo navalmeccanico pubblico, che sottolinea l'alto grado di livello tecnologico raggiunto dagli stabilimenti, un «grande lavoro di ricerca e sviluppo in un mercato che tende a chiedere sempre più attenzione all'ambiente».

Ordini in corso
Dei 15 ordini acquisiti tra gennaio e giugno di quest'anno, 11 sono navi da crociera per 5 compagnie diverse: Oceania, Regent Seven Seas, Viking, Msc e Princess. Il carico di lavoro ha raggiunto un livello impressionante, pari a 108 navi del valore di 33,1 miliardi complessivi, sei volte i ricavi del 2018. Backlog in crescita del 34 per cento a 29,5 miliardi, con 98 unità in consegna fino al 2027.

Entro l'anno Fincantieri e la francese Naval Group, uno dei principali gruppi industriali europei specializzato nei sistemi di difesa, formeranno una nuova società, avviando una collaborazione di alto livello nello sviluppo e costruzione di mezzi navali militari e tecnologie dedicate.

Navi consegnate
Negli ultimi sei mesi undici stabilimenti diversi hanno consegnato 15 navi, tra cui 2 da crociera, 3 expedition cuise e 2 navi militari. Varate 2 unità del programma di rinnovo della Marina militare.

«Consapevoli delle nuove sfide globali – prosegue Bono -, continua il nostro impegno verso la creazione di un'industria navalmeccanica europea più efficiente e competitiva: abbiamo firmato di recente l'accordo di joint venture con Naval Group che ha iniziato a dare forma al progetto Poseidon e aperto la strada al rafforzamento della cooperazione navale militare tra Francia e Italia».

L'«ingente» mole di progetti, conclude Bono, richiede «di poter contare sul supporto di nuove professionalità, sviluppate anche grazie all'introduzione di nuovi corsi ITS e alla collaborazione con le università, per far fronte al meglio alle alte aspettative che abbiamo creato con le nostre performance e la qualità dei nostri prodotti».