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17 ottobre 2024, Aggiornato alle 18,15
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Armatori - Logistica

Filiere navale e logistico-portuale, a Trieste  presentato il progetto Maritime Ventures

Sotto la lente, l'analisi Venture Blueprint, frutto dei primi mesi di attività e risultato di oltre 45 interviste con alcuni dei più rilevanti attori del settore


È stato presentato a Trieste  Maritime Ventures, il progetto di venture building interamente dedicato alle filiere navale e logistico-portuale, nato su iniziativa di CDP Venture Capital che, di intesa con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha favorito la costituzione di una società di scopo interamente dedicata alla costruzione e al lancio di nuove iniziative imprenditoriali che svilupperanno prodotti e servizi per la digitalizzazione e l'innovazione delle PMI che operano nelle filiere navale e logistico-portuale.

L'obiettivo di Maritime Ventures è di creare 10 nuove imprese nei prossimi 3 anni, per rispondere ai bisogni crescenti di trasformazione digitale delle PMI italiane che sviluppano componentistica e servizi nei settori della cantieristica navale, della nautica da diporto, della croceristica e della logistica portuale. Queste neonate imprese saranno oggetto di successivi investimenti in equity da parte del Fondo Boost Innovation di CDP Venture Capital per un ammontare di circa 30 milioni di euro, che potranno generare un effetto di addizionalità sul mercato che porterà gli investimenti complessivi a circa 70 milioni di euro. 
Maritime Ventures opererà in due sedi permanenti: una a Trieste, presso lo spazio messo a disposizione dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l'altra a Genova, presso gli spazi del Genova Blue District, grazie al sostegno del Comune di Genova.

Maritime Ventures è frutto dell'iniziativa di CDP Venture Capital e coinvolge primari investitori: il venture builder tedesco Bridgemaker e l'hub di open innovation Cariplo Factory, che opereranno in joint venture gestendo l'operatività della società, strutturata nelle fasi di Market Assessment, Concept Development e MVP testing, propedeutiche al lancio delle startup, il leader mondiale della cantieristica navale Fincantieri e PSA Italy, presente in Italia con tre terminal container che gestiscono il 25% dell'import-export del nostro Paese, il Gruppo Intesa Sanpaolo, la più grande banca italiana e fra le prime in Europa, che ha investito nel progetto attraverso il Fondo Sei, Sviluppo Ecosistemi Innovativi di Neva Sgr, la società di venture capital del Gruppo, Fondazione Compagnia di San Paolo, che sostiene lo sviluppo del territorio genovese e ligure e Friulia, Finanziaria della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che supporta lo sviluppo del territorio regionale. Confindustria Genova è partner istituzionale di Maritime Ventures.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo contribuirà anche attraverso la consulenza di Intesa Sanpaolo Innovation Center, società dedicata alla promozione e allo sviluppo dell'innovazione – che controlla Neva Sgr – e supporterà l'interazione tra la gestione del progetto e l'ecosistema delle PMI appartenenti alle filiere coinvolte.

In occasione dell'evento di Trieste, Maritime Ventures ha presentato l'analisi Venture Blueprint, frutto dei primi mesi di attività e risultato di oltre 45 interviste con alcuni dei più rilevanti attori del settore. Obiettivo di questa analisi è mettere a fuoco i principali bisogni di digitalizzazione e le priorità delle imprese attive nella filiera. Sei i preliminari ambiti che sono emersi e che rappresentano il perimetro iniziale di approfondimento entro cui valutare le opportunità per le prime iniziative imprenditoriali che verranno costituite:
1. abilitare un maggiore coordinamento tra gli stakeholder dell'ecosistema logistico-portuale;
2. superare le sfide per le PMI nel padroneggiare egestirel'evoluzione normativa sulla sostenibilità; 
3. rendere l'organizzazione del lavoro sempre più digitalizzata;
4. supportare le PMI nel destreggiarsi e recepire leggi e regolamentazioni complesse;
5. migliorare la comunicazione tra i vari stakeholder con un approccio più digitale;
6. traguardare ottimizzazioni abilitate da una maggiore tracciabilità nella gestione dei materiali a fini manutentivi e nelle fasi di costruzione.