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31 marzo 2025, Aggiornato alle 16,16
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Logistica

Federlogistica stringe accordi di cooperazione in Spagna e Brasile

Tra i diversi organismi è previsto lo scambio di dati e buone pratiche, la creazione di piattaforme digitali interoperabili e lo sviluppo di percorsi formativi congiunti

Davide Falteri

Brasile e Spagna nell'orizzonte operativo di Federlogistica. Nella profonda convinzione che non possa esistere una logistica degna di questo nome se ristretta nei confini angusti di territori isolati e che sia invece indispensabile parametrare costantemente problemi e soluzioni in un quadro di mercato globale, Federlogistica (la Federazione italiana di Conftrasporto che rappresenta le principali aziende logistiche) ha collocato i primi semi di un processo di internazionalizzazione che rappresenterà uno dei fattori trainanti nella strategia della Federazione.

"L'obiettivo è ambizioso – sottolinea Davide Falteri, presidente di Federlogistica – ma concreto: creare connessioni reali tra operatori logistici italiani, iberici e brasiliani per costruire nuove opportunità di scambio, progetti comuni, investimenti congiunti e soprattutto interoperabilità dei sistemi. In ciò rafforzando il dialogo con realtà dinamiche come Madrid, Lisbona, Valencia e Barcellona, vere e proprie porte logistiche dell'Europa sudoccidentale, ma anche traguardando legami sempre più stabili con il Brasile, Paese caratterizzato da una forte comunità di origine italiana e al tempo stesso da un'economia in forte espansione logistica, in particolare nei settori agroalimentare, marittimo, energetico e portuale".

"Oggi più che mai – prosegue Falteri – l'Italia collocata in una posizione geografica a dir poco sensibile al centro dei nuovi equilibri commerciali che si stanno formando ha bisogno di una precisa strategia di internazionalizzazione quale precondizione per incrementare la competitività del sistema economico e produttivo nazionale".

Nel mirino della Federazione non ci sono teorici rapporti di cooperazione, bensì il raggiungimento di risultati concreti nel campo della condivisione di dati e buone pratiche; della creazione di piattaforme digitali interoperabili; dello sviluppo di percorsi formativi congiunti della valorizzazione delle eccellenze italiane nel campo della logistica, della portualità, dell'intermodalità e della green economy traguardando la realizzazione di un network che parli lo stesso linguaggio, condivida standard e raggiunga livelli d efficienza comuni.

Il mercato Italia-Spagna vale, per l'export dall'Italia, circa 27 miliardi di euro con un import dalla Spagna pari a circa 20 miliardi e una prevalenza di macchinari e impianti per le fabbriche fra le esportazioni italiane. Per quanto riguarda il Portogallo l'export dall'Italia vale circa 8 miliardi con 5 miliardi di merci all'import provenienza Portogallo. Infine il Brasile verso il quale l'Italia esporta merci per circa 5 miliardi importandone per 6,3 miliardi con una proiezione di crescita del 12%.