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20 dicembre 2024, Aggiornato alle 18,38
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Federazione del Mare e Marevivo: "Approviamo i decreti attuativi della legge Salvamare"

Il cluster marittimo sostiene il flashmob promosso dall'associazione ambientalista


Federazione del Mare e Marevivo hanno esultato l'anno scorso: sembrava fatta, ma non era proprio così. L'11 maggio 2022, la legge Salvamare è infatti stata definitivamente approvata dal Senato per poi essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 10 giugno 2022 come legge 17 maggio 2022, n. 60 recante «Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell'economia circolare". Questo importante provvedimento, disciplinando il recupero dei rifiuti in mare, nei laghi, nelle lagune e nei fiumi e promuovendone il riuso, potrebbe avere ricadute importanti a sostegno della vita marina e dello sviluppo di una economia del mare più sostenibile. 

Purtroppo, l'entusiasmo di istituzioni enti e imprese si è spento nel corso di questi 17 mesi a causa della lunga attesa dell'approvazione dei decreti attuativi che rendano finalmente operativa questa importante Legge. "Con la legge Salvamare, abbiamo a disposizione uno strumento che pone il nostro Paese all'avanguardia nel contesto europeo, - afferma Mario Mattioli, presidente della Federazione del Mare – una legge che prevede di azioni concrete nell'ottica dell'economia circolare. Con questa legge infatti avremo più forza per ripulire il mare dalla plastica, una vera piaga per l'ecosistema marino e non solo. Il nostro futuro dipende dal mare, ma la salute del mare dipende da noi."

"Per questo la Federazione del Mare, che rappresenta le principali associazioni del cluster marittimo italiano – conclude Mattioli – manifesta il suo sostegno al flashmob promosso oggi da Marevivo per sollecitare il governo e tutti i ministeri competenti ad agire in fretta per approvare i decreti attuativi di ogni singolo articolo della legge Salvamare e attuare finalmente le azioni concrete necessarie previste dal provvedimento legislativo".

"Le microplastiche sono state ritrovate nei tessuti della placenta delle donne e nel latte materno, nel sangue e persino nelle ossa del corpo umano. È terrorizzante la scoperta di nanoplastiche negli occhi dei pesci divenuti ciechi: e se succedesse anche a noi? – dichiara Rosalba Giugni, presidente Marevivo – In questo lungo tempo, oltre 35.000 pescatori, che operano in 2.088 imbarcazioni da pesca a strascico, chissà quanta plastica avranno trovato nelle loro reti e poi rigettato in mare: cifre da capogiro! Quella che vediamo galleggiare rappresenta solo il 15%, il restante è sui fondali e ne soffoca la vita. La Salvamare rappresenta un piccolo ma concreto passo per agire. Non c'è più tempo".

A conclusione della manifestazione, gli attivisti di Marevivo, partiti in bicicletta dallo Scalo de Pinedo, sede nazionale della Fondazione, hanno consegnato le lettere con "l'urlo del Mare" al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e ai Ministri competenti: il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

L'appello di Marevivo è sostenuto da: Alleanza Cooperative Italiane Pesca, La Grande Onda, Lega Italiana Vela, Lega Navale Italiana, Fondazione Dohrn e Stazione Zoologica Anton Dohrn, Università Politecnica delle Marche, Tevere Day e condiviso dalla Federazione del Mare.