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17 aprile 2025, Aggiornato alle 14,13
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Politiche marittime

Fao, è guerra alla pesca illegale

L'organizzazione internazionale redige le linee guida per il settore, sollecitando gli Stati membri ad effettuare controlli più severi sulle attività dei pescherecci 


Ciascun Paese che registra i pescherecci e li autorizza a battere la propria bandiera nazionale, deve essere maggiormente responsabilizzato nell'attività di contrasto alla pesca illegale. E' il concetto espresso dalle linee guida internazionali scaturite da un processo di consultazioni guidato dalla Fao e che saranno approvate nel giugno 2014. Il documento contiene una serie di raccomandazioni che puntano ad aiutare gli Stati a rispettare i loro doveri internazionali e gli obblighi relativi all'autorizzazione a battere bandiera, oltre al controllo dei pescherecci. Saranno ovviamente previste sanzioni in caso d'inadempienza. La Fao ricorda che nell'ultimo ventennio la pesca non regolamentata è cresciuta in modo vertiginoso. Per questo "le Voluntary Guidelines for Flag State Performance - ha commentato Arni Mathiesen, vice direttore generale della Fao Divisione Pesca e Acquacoltura - saranno uno strumento prezioso per impedire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale o non dichiarata".