|
adsp napoli 1
18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Politiche marittime

Esenzione Iva, pressing sull'Italia

La normativa italiana non è in linea con quella europea. Per l'Ue l'imposta deve essere tolta su tutti quei beni destinati alle navi che navigano in alto mare, escluse le unità destinate agli enti pubblici. La Commissione invia un parere motivato 


La Commissione Europea ha ufficialmente chiesto all'Italia di rispettare la direttiva Iva per quanto riguarda l'esenzione per le navi. Per Bruxelles il nostro paese deve modificare la legislazione nazionale per renderla conforme alla normativa comunitaria. Quest'ultima risale a una direttiva del 28 novembre 2006 sul sistema comune d'imposta sul valore aggiunto e autorizza l'esenzione dall'Iva per la cessione di beni destinati al rifornimento e al vettovagliamento delle navi che navigano in alto mare, nonché per le cessioni, trasformazioni, riparazioni, manutenzioni e locazioni di tali navi.
Per la Commissione Ue l'Italia invece applica un'esenzione alle navi commerciali che non navigano in alto mare, mentre esclude dall'esenzione alcuni servizi che dovrebbero esservi inclusi e prevede l'esenzione per le navi destinate agli enti pubblici, contrariamente a quanto previsto dall'Europa. Il 15 maggio 2009 la Commissione inviò all'Italia una lettera di messa in mora a cui le autorità hanno risposto impegnandosi a conformare la legislazione nazionale con quella Ue, modifiche che a tutt'ora non sono state ancora realizzate.
La Commissione Europea ha così nei giorni scorsi riformulato la propria richiesta sotto forma di un parere motivato che costituisce la seconda tappa del procedimento di infrazione previsto all'articolo 258 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea. In assenza di regolarizzazione entro i due mesi che seguono l'invio del parere motivato, la Commissione potrebbe decidere di adire la Corte di giustizia dell'Ue.