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21 novembre 2024, Aggiornato alle 16,10
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Infrastrutture

Eolico e fotovoltaico, Edison investe 200 milioni in Campania

Avviato lo sviluppo di impianti eolici e fotovoltaici per quasi 200 megawatt, da realizzare in tre anni. Poi, un deposito costiero di gas a Brindisi, mentre quello per Napoli è stato sospeso dall'autorità portuale


Edison ha presentato oggi, in una conferenza stampa a Milano, il piano di sviluppo industriale delle fonti rinnovabili al 2030, con  il quale conferma il proprio ruolo di operatore impegnato nella transizione energetica e nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima e dal Green Deal. Solo in Campania Edison prevede di sviluppare circa 200  megawatt (MW) di potenza green complessiva entro il 2025, tramite due parchi eolici - una integrale ricostruzione e un green-field - per circa 132 MW, e uno fotovoltaico per 29 MW. Un piano che conferma l'importanza della Campania nello sviluppo strategico di Edison, investendo quasi 200 milioni di euro.

«Vogliamo accompagnare la Campania nel percorso di transizione energetica valorizzando le risorse naturali che ne caratterizzano il territorio e portando valore per le comunità – afferma Marco Stangalino, vicepresidente esecutivo Power Asset Edison. Il nostro è un piano di crescita concreto,  che integra le diverse fonti di produzione per assicurare un approvvigionamento sicuro e sostenibile al Paese nel rispetto dei target di decarbonizzazione». Il piano di crescita di Edison nelle rinnovabili prevede lo sviluppo di pompaggi idroelettrici, di batterie d'accumulo e di gas di ultima generazione, che continuerà a rivestire un ruolo complementare supplendo all'intermittenza delle fonti rinnovabili non programmabili. 

Per quanto riguarda il deposito small scale di gas naturale liquefatto nel porto di Napoli, il bando lanciato due anni fa dalla precedente amministrazione portuale è fermo al palo da marzo scorso. Edison ha avviato un deposito simile a Ravenna, a ottobre, per il rifornimento per i mezzi pesanti e le navi. Nel Meridione ne sono previsti due, uno a Brindisi e un altro, appunto, a Napoli. L'iter autorizzativo per Napoli è fermo perché la nuova amministrazione del presidente Andrea Annunziata ha sospeso il bando, lanciato dal presidente precedente, Pietro Spirito, incluso il progetto per l'allargamento della darsena di Levante. Quello per il gas «è assolutamente utile come progetto – spiega Stangalino - perché permetterebbe al lato tirrenico del Sud di accedere a un nuovo tipo di approvvigionamento. L'elettrico, tramite le batterie, può coprire molte attività portuali ma non quelle delle navi e dei mezzi pesanti. Il gas è una buona soluzione alternativa». L'eolico offshore potrebbe essere un'altra soluzione promettente, il problema è che arriva a costare fino a cinque volte tanto rispetto all'eolico di terra.

In Campania attualmente Edison conta diversi impianti eolici in sviluppo, su terreni definiti marginali, cioè non destinati all'agricoltura. Conta di investire 1,5 miliardi entro il 2025 per ottenere 1,500 MW. Per quanto riguarda gli impianti di pompaggio idroelettrico, Edison è l'unica ad aver richiesto cinque concessioni. «Contiamo entro l'anno prossimo – spiega Stangalino - di proporne altre cinque. Abbiamo mappato 155 siti dove fare pompaggio idroelettrico. Dopo averne individuati un'ottantina, la maggior parte sono nel Sud Italia. Il problema è che non c'è ancora una regolamentazione specifica, l'unico riferimento è il recente DL Concorrenza, che ha inserito questi siti. L'iter autorizzativo è oggi gestito dal ministero della Transizione ecologica, mentre fino all'arrivo di questo decreto non c'era neanche un ministero di riferimento».

In Campania Edison ha attività che vanno dalla generazione di energia elettrica alla vendita di luce e gas e servizi energetici e ambientali. Attualmente la società ha impianti rinnovabili per una capacità installata di quasi 300 MW ed è impegnata anche nella realizzazione di un impianto termoelettrico di ultima generazione a Presenzano (CS), che sarà il più efficiente d'Europa. La centrale, per cui è stato stanziato un investimento di quasi 400 milioni di euro, accompagnerà lo sviluppo della generazione rinnovabile assicurando la disponibilità di energia elettrica nei momenti in cui gli impianti fotovoltaici ed eolici non entrano in produzione, per esempio di notte o in assenza di vento.

Lo sviluppo in Campania è parte del piano di sviluppo industriale di Edison, che punta ad aumentare la propria capacità rinnovabile installata dagli attuali 2 GW a 5 GW al 2030 grazie a investimenti per 3 miliardi di euro nell'arco di piano. Tali risorse saranno destinate a impianti rinnovabili greenfield, ossia di nuova realizzazione, integrali ricostruzioni (repowering) di impianti eolici esistenti per dotarli delle migliori tecnologie incrementandone la produzione, nonché a selettive operazioni di M&A. Il piano di crescita di Edison nelle rinnovabili prevede anche una quota dedicata all'idrogeno verde.

Nel settore eolico e fotovoltaico la società ha attualmente circa 1,1 gigawatt (GW( di potenza installata e ha presentato progetti e avviato iter autorizzativi in tutta Italia per lo sviluppo di ulteriori 1.500 MW, di cui 800 MW eolici e oltre 700 MW fotovoltaici, per un totale di 63 impianti tra greenfield e integrali ricostruzioni. In particolare, nei prossimi 4 anni verranno realizzati progetti per oltre 1.300 MW nel Sud Italia, per più di 100 MW nel Centro e per quasi 100 MW nel Nord del Paese.

Edison ha una lunga esperienza nel campo delle integrali ricostruzioni dei campi eolici. È stato promotore della "Carta del rinnovamento eolico sostenibile" e uno dei primi operatori in Italia ad avviare il repowering in Abruzzo, Basilicata, Puglia per circa 120 MW complessivi. Un'attività che le è valsa l'Envision Gold, il massimo livello di rating per le infrastrutture sostenibili.