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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Infrastrutture

Effetto Morandi, calano le esportazioni a Genova

A ottobre flessione del 12,5 per cento, più del doppio del mese precedente. Gli spedizionieri pronti a una class action contro Autostrade e a un'azione amministrativa anche contro le autorità di vigilanza

Il porto vecchio di Genova

Il traffico del porto di Genova continua a risentire del crollo del ponte Morandi, a tre mesi dall'incidente. E non potrebbe essere altrimenti visto che il viadotto collegava la zona di Levante: la normalità arriverà con il ripristino della viabilità in quel tratto di strada, non ci sono scorciatoie, né alternative. Nel frattempo il cluster marittimo deve far fronte all'emergenza e lavorare con quello che ha.

Gli ultimi dati di Spediporto parlano chiaro: a ottobre i traffici, rispetto allo stesso mese del 2017, sono calati dell'8 per cento. Mentre scriviamo l'associazione degli spedizionieri marittimi è in assemblea straordinaria e, tra le altre cose, dovrebbe decidere se procedere con una class action contro Autostrade. «Con ogni probabilità verrà votata», si legge in una nota, siccome «la situazione continua a manifestarsi in tutta la sua delicatezza e gravità».

La class action potrebbe estendersi anche ad altri soggetti. «I nostri legali e consulenti - spiega il presidente di Spediporto, Alessandro Pitto - sono da giorni a lavoro per preparare in modo serio e preciso le attività necessarie ad avviare una serie di cause contro Autostrade per l'Italia e contro il ministero dei Trasporti, e non è escluso che possa essere attivata anche un'azione amministrativa che chiami in causa l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, Autorità nazionale anticorruzione e Autorità di regolazione dei trasporti».

Andando a vedere il traffico nel dettaglio, come spiega il direttore generale di spediporto, Giampaolo Botta, «rispetto ai dati registrati nel mese di settembre possiamo solo confermare un trend negativo che si è accentuato sull'export, che a ottobre è arrivato a toccare un -12,5 per cento, su ottobre 2017, rispetto al -5 per cento registrato nei 30 giorni precedenti, su settembre 2017».

Una flessione che va avanti ovviamente da agosto. «Il confronto tra i dati del 2017 e quelli del 2018 segna una marcata flessione del traffico che non può che preoccupare», osserva Pitto. «Per quanto la comunità degli operatori si stia adoperando a ridurre difficoltà e costi, le stime parlano, purtroppo, di un sensibile calo di traffico». Dati che, come sottolinea Pitto, la comunità genovese non vorrebbe né «vedere e leggere», e che purtroppo «confermano la necessità di una presa di posizione decisa nei confronti di Autostrade. In assemblea discuteremo anche di questi dati e cercheremo di avere da parte delle aziende un feeling del mercato sui prossimi mesi».