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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Effetto Costa Concordia, in Nord America crollano le prenotazioni

Royal Caribbean presenta il bilancio 2011. Utile netto in crescita a 607 milioni di dollari. Le prenotazioni, in crescita del 5% nei quindici giorni precedenti l'incidente, nelle ultime due settimane sono in calo netto


L'ultimo consuntivo Royal Caribbean Cruises Ltd. È stato all'insegna della solidarietà per la tragedia del Costa Concordia. Rendendo noti i risultati del quarto trimestre e dell'intero 2011, includendo una prima previsione per il 2012, il presidente e Ceo Richard D. Fain ha voluto introdurre il rendiconto con una "doverosa" premessa: «Siamo vicini agli ospiti, ai membri dell'equipaggio e alle loro famiglie coinvolti nel naufragio di Costa Concordia, una tragedia che colpisce al cuore tutti coloro che lavorano nel settore crocieristico». «Per ironia della sorte – prosegue Fain, - questa tragedia ha un impatto così forte perché si tratta di un avvenimento raro. Le compagnie di crociera si sono distinte, nel mondo del turismo, per i record sulla sicurezza, e questo tragico incidente purtroppo ci mette di fronte all'evidenza che non esiste la sicurezza assoluta, ma solo l'assoluta dedizione alla sicurezza. Da parte mia posso assicurare che la nostra dedizione alla sicurezza è totale. Noi, come tutto il comparto crocieristico, siamo determinati ad imparare da quanto accaduto e impegnarci ancora di più per garantire ai nostri ospiti il massimo della sicurezza a bordo».
Il bilancio 2011. L'anno 2011 è terminato positivamente per quel che riguarda le prenotazioni e il controllo sui costi che hanno più che compensato gli aumentati costi di carburante e l'impatto per il cambio. L'utile netto è stato di 607,4 milioni di dollari rispetto ai 515,7 milioni di dollari del 2010. Il rendimento netto è aumentato del 2,4%. I costi netti, escludendo il carburante, sono aumentati dell'1,3%.
L'impatto di Costa Concordia sulle prenotazioni. Alla fine del 2011 le prenotazioni «erano positive e lasciavano presagire un ottimo inizio di stagione» afferma la compagnia norvegese/americana. «Nelle due settimane antecedenti la tragedia – continua - le prenotazioni erano in crescita del 5% nonostante i prezzi più alti». Poi è arrivato l'incidente del Giglio. «È molto difficile valutare l'impatto che avrà l'incidente sui nostri ricavi – spiega Royal Caribbean - abbiamo ridotto le nostre attività di marketing così come hanno fatto la maggior parte delle linee di crociera e agenzie viaggi». Il primo effetto del "fenomeno Concordia" è stato nelle prenotazioni, un evento che «nel breve periodo afferma la compagnia - avrà un significativo impatto sulle nostre prenotazioni». Nelle ultime settimane le prenotazioni in Nord America sono crollate. «In Europa, dove la copertura mediatica dell'incidente è stata ancora più ampia – afferma Royal Caribbean - il declino è stato ben maggiore, anche se i risultati differiscono in base al paese. Nel complesso, gli altri mercati della società, tra cui Asia/Pacifico e America Latina hanno avuto lievi diminuzioni».