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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Politiche marittime

"È il solito vecchio Sistri"

La commissione Ambiente di Confcommercio boccia il decreto che da ottobre ripristina il sistema di tracciamento sui rifiuti


Stop della Commissione Ambiente di Confcommercio al decreto firmato dal ministro dell'Ambiente Corrado Clini (nella foto) che ripristina il Sistri a partire dal 1° ottobre 2013, limitatamente però al trasporto dei rifiuti pericolosi.
Riunitasi ieri, i membri della commissione hanno espresso all'unanimità il loro parere contrario al decreto, che al momento non risulta ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Fai (Federazione Autotrasporto Italiano), che ha partecipato alla riunione, ha elencato le ragioni di questo no:
1. il provvedimento riavvia esattamente il vecchio sistema di tracciabilità dei rifiuti denominato Sistri, senza accogliere nessuna modifica allo stesso, neanche quelle avanzate da Conftrasporto a luglio 2012 e ripresentate successivamente nel precedente mese di febbraio;
2. il vecchio Sistri aveva già dato prova di non funzionare, sia durante la prova generale avvenuta l'11 maggio 2011 (click day), sia successivamente, in quanto non consentiva a tutti i soggetti della filiera di entrare nel sistema ed effettuare le operazioni di presa in consegna dei rifiuti dal produttore, la tracciabilità degli stessi e loro accettazione presso l'impianto di smaltimento o di gestione. Nei pochi casi in cui il sistema ha permesso la conclusione delle operazioni, la durata del procedimento telematico era notevolmente superiore rispetto a quella cartacea (ad es. 30/40 minuti rispetto ai 3/4 necessari per fare il formulario);
3. il nuovo provvedimento fa entrare in vigore il vecchio Sistri in due fasi: il 1 ottobre 2013 per il trasporto dei soli rifiuti pericolosi, il 3 marzo 2014 per gli speciali. In tal modo si penalizzano le imprese che gestiscono tutte e due le tipologie di rifiuti ed in particolare le imprese di trasporto, che per sei mesi dovranno tenere un doppio sistema di registrazione dei rifiuti trasportati con aggravio di costi e di personale;
4. il nuovo provvedimento continua a non includere tra i soggetti obbligati ad utilizzare il Sistri le imprese estere di trasporto, discriminando pesantemente i vettori italiani e non realizzando completamente le finalità per cui è stato previsto il nuovo sistema di tracciabilità.