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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Politiche marittime

Digitale, equo e dedicato alla mobilità. Il nuovo ministero delle Infrastrutture

Operativo tra poche settimane, l'ex ministero dei Trasporti si riorganizza in tre dipartimenti: reti informatiche, divari territoriali e trasporti tradizionali

La sede del ministero delle Infrastruttura e della Mobilità sostenibili

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento di organizzazione del nuovo ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), previsto nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri numero 191/2020. Per potenziare la capacità del dicastero di programmare e realizzare infrastrutture e sistemi a rete sostenibili, si legge in una nota, il regolamento prevede la creazione di un nuovo dipartimento che si aggiunge ai due precedenti e al Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera.

«La nuova organizzazione, che diventerà operativa tra poche settimane, è un'opportunità per attuare subito l'indirizzo strategico sancito dal nuovo nome del ministero», sottolinea il ministro Enrico Giovannini. «È inoltre coerente con l'approccio di programmazione a medio termine e di integrazione tra le diverse dimensioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza relative alle infrastrutture e alla mobilità sostenibili».

In tutto tre dipartimenti. 

1. Il primo assume le competenze di programmazione e gestione delle infrastrutture e dei sistemi a rete, cioè "online", trasferiti in digitale. Sistemi informativi cruciali per la gestione degli investimenti nei trasporti, nelle reti idriche, nell'edilizia pubblica, nei ponti, nelle strade, negli edifici, nelle dighe, per esempio attraverso sensori e sistemi per la manutenzione predittiva, aumentando la sicurezza e riducendo i costi di manutenzione.

2. Il secondo dipartimento si occupa di opere pubbliche che favoriscano il superamento dei divari territoriali: dai programmi di edilizia pubblica e rigenerazione urbana (come quello sulla "qualità dell'abitare") all'ammodernamento e potenziamento delle reti idriche, attività fondamentali anche per contrastare gli effetti della crisi climatica. Questo dipartimento sovrintende anche al funzionamento dei provveditorati interregionali per le opere pubbliche e provvede alla gestione delle risorse umane e strumentali.

3. Il terzo dipartimento ha competenza sulle diverse articolazioni del sistema dei trasporti: stradale, ferroviario, aereo, trasporto pubblico locale, porti e aeroporti. In poche parole la realizzazione della mobilità sostenibile e il miglioramento della capacità del sistema Paese di competere sul piano economico a livello europeo e internazionale. A questo dipartimento afferiscono anche le direzioni generali territoriali nelle quali opera la Motorizzazione civile.

Per quanto riguarda il Corpo delle Capitanerie di Porto–Guardia Costiera, il nuovo regolamento prevede il rafforzamento delle funzioni del vicecomandante generale; il riconoscimento del Corpo come Organismo nazionale per il coordinamento dei servizi di ricerca e soccorso marittimi (Italian Maritime Rescue Coordination Centre); la funzione di gestione operativa a livello centrale; di sistema di monitoraggio e di informazione del traffico marittimo e di interfaccia nazionale per l'arrivo e la partenza delle navi.

Si rafforza il controllo interno del ministero delle Infrastrutture della Mobilità sostenibili, con la creazione di una struttura organizzativa dedicata al controllo di gestione, di regolarità contabile, di legittimità amministrativa, di vigilanza sulla regolarità delle società partecipate o controllate. Un ufficio che avrà anche funzioni di prevenzione e repressione dell'illegalità, con il dirigente preposto che sarà anche responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione.L'attuale organizzazione potrà, nel prossimo futuro, subire marginali modifiche per recepire le linee programmatiche del Governo in materia di sviluppo sostenibile, come previsto dal citato decreto-legge di riordino dei ministeri del governo Draghi.

Tag: ambiente