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22 aprile 2025, Aggiornato alle 14,49
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Deiulemar, nominati i curatori fallimentari

I tre professionisti sono Giorgio Costantino di Bari, Vincenzo Masciello di Milano e Antonella De luca di Napoli. Sotto inchiesta anche la Holding che controlla la compagnia di navigazione


Debiti per 825 milioni e oltre diecimila creditori accertati, ai quali si devono aggiungere altri duemila non ancora censiti. Sono i numeri che accompagnano il fallimento della compagnia di navigazione Deiulemar, decretato dal tribunale di Torre Annunziata. Il giudice Massimo Palescandalo ha sciolto la riserva e accolto le istanze in tal senso avanzate da sette creditori lo scorso marzo, bocciando la richiesta di concordato preventivo proposta dalla società vesuviana. Da ieri Deiulemar è sottoposta alla curatela fallimentare di tre professionisti: Giorgio Costantino di Bari, Vincenzo Masciello di Milano e Antonella De Luca di Napoli, docenti universitari di diritto tributario. Nei prossimi tre giorni i vertici della Deiulemar dovranno portare i libri in tribunale. La prima udienza di verifica è in programma il 25 ottobre. I giudici hanno ritenuto "insufficienti" le proposte avanzate dalla società di parziale restituzione del 52 per cento del dovuto ripartite tra contanti al 23 per cento e azioni e obbligazioni per il restante 29. "Non ci hanno dato la possibilità di riconquistare credibilità nei confronti della città", dichiara a Il Mattino l'armatore Pasquale Della Gatta, tra i soci fondatori della compagnia. "Il concordato presentato mirava sì a salvare la società, ma anche a dare un apporto a tutti gli obbligazionisti. Noi comunque non ci arrendiamo e cerchiamo di trovare qualsiasi soluzione ancora possibile".
 La compagnia di navigazione è controllata dalla Deiulemar Holding che possiede navi, ma anche contratti di nolo e alberghi per un totale di 1.500 dipendenti. Contemporaneamente alla procedura fallimentare, la procura di Torre Annunziata ha quindi aperto due fascicoli su esposti che denunciavano il presunto trasferimento all'estero dei soldi investiti dai risparmiatori.