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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Infrastrutture

Decreto liberalizzazioni, le richieste di Assoporti

Modificare la norma sull'extragettito Iva, determinare il ruolo delle banche e assicurare le procedure di finanziamento. L'associazione dei porti italiani chiede una modifica alle nuove norme del governo Monti


Assicurare le procedure di finanziamento, concretizzare l'extragettito Iva e determinare una volta per tutte il ruolo delle banche. Sono queste le tre richieste che il presidente Assoporti Francesco Nerli pone al governo all'indomani del decreto liberalizzazioni. Tre precisazioni, tre modifiche ad un testo che riguarda anche il futuro della portualità italiana.
«E' necessario – afferma Nerli - garantire il completamento delle procedure di project financing già attivate.  Nel contempo, occorre assicurare a tutte le Autorità Portuali la possibilità di utilizzo del meccanismo. Al fine di rendere concreta la norma in tema di extragettito IVA per le opere portuali, rimane fondamentale il ruolo che le banche possono svolgere nel sostenere le necessità finanziarie dei soggetti promotori privati.  In quest'ottica, voglio sottolineare l'importanza del ruolo assunto dalle banche nell'unica concreta iniziativa di questo tipo in itinere, ovvero quella di Savona-Vado». Infine, la norma deve valere «per tutti i porti».