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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Infrastrutture

Darsena con pesticidi, si bloccano i dragaggi a Pescara

Appena dopo un giorno dall'inizio dei lavori la procura della Repubblica dell'Aquila blocca i lavori di escavo. I risultati delle analisi dei carabinieri del Noe contrastano con quelli dell'Arta


Neanche il tempo di iniziare e già è tutto fermo. Iniziano male i lavori di dragaggio nel porto di Pescara. La draga Gino Cucco, quella che si occupa dell'escavo, è stata sequestrata dopo appena un giorno di attività. La magistratura dell'Aquila ha disposto il sequestro del mezzo di proprietà della Gregolin Lavori Marittimi di Venezia nell'ambito di un'inchiesta che vede indagati il direttore dei lavori e del settore ecologico della Regione Abruzzo, l'architetto responsabile del procedimento impiegato alla Provincia di Pescara e il legale rappresentante della ditta veneziana che esegue i lavori.
«Mi auguro - ha commentato il commissario straordinario del porto e presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa - che l'inchiesta si concluda nel più breve tempo possibile, considerata la situazione in cui versa lo scalo per il progressivo accumulo dei materiali e tenuto conto che la marineria e gli operatori commerciali pagano quotidianamente lo scotto di questo stato di cose».
Alla base di tutto ci sarebbero due risultati diversi nelle analisi dei campioni di materiale della darsena. Il primo prelievo, che ha dato l'ok al dragaggio, è stato effettuato dall'Arta (Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente), mentre l'ultimo controllo dei carabinieri del Noe ha dato risultati del tutto differenti. Da qui la decisione di bloccare tutto. Per l'Agenzia regionale il materiale poteva essere versato a mare mentre per i militari dell'Arma i sedimenti sono contaminati da pesticidi. 
L'appalto aggiudicato alla ditta veneziana prevede la rimozione di 72.621 metri cubi di materiali accumulati nella darsena commerciale del porto da parte della draga autoscaricante che li dovrebbe poi riversare in mare in un sito già individuato dall'Ispra, come autorizzato dal ministero dell'Ambiente. Il commissario Testa ha ricordato che il dragaggio è stato autorizzato dal dicastero, che ha anche disposto il monitoraggio ambientale da eseguire prima, durante e dopo i lavori.