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13 novembre 2024, Aggiornato alle 16,09
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d'Amico chiude un terzo trimestre molto positivo

L'utile netto nei primi nove mesi è di 163 milioni di dollari. L'ad Balestra: "Mercato tanker debole ma redditizio, con un elevato numero di petroliere uncoated"

(it.damicointernationalshipping.com)

Il consiglio di amministrazione di d'Amico International Shipping, armatore quotato alla Borsa di Milano specializzato nel mercato delle navi cisterna, ha approvato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2024 che vedono un utile netto di 163,1 milioni di dollari. 

Il rapporto tra debito netto e valore di mercato della flotta è risultato piuttosto basso, pari al 6,2 per cento. La media spot giornaliera – sempre tra gennaio e settembre scorsi - è stata di 37.563 dollari, in crescita rispetto ai 33.434 dollari dei primi nove mesi del 2023. I flussi di cassa da attività operative sono stati di 228,4 milioni (224,4 milioni nei primi nove mesi del 2023). Il debito netto è di 83 milioni, in crescita rispetto ai 76,9 milioni dei primi nove mesi del 2023.

Tra gennaio e settembre scorsi d'Amico «ha beneficiato di un mercato dei noli solido, grazie ad una crescita contenuta della flotta, all'aumento degli scambi di petrolio raffinato e ad inefficienze derivanti da perturbazioni ai traffici commerciali», spiega Carlo Balestra di Mottola, amministratore delegato di d'Amico International Shipping. «Gli attacchi nel Mar Rosso e nel golfo di Aden – continua - hanno spinto molti operatori, inclusa d'Amico, a circumnavigare il Capo di Buona Speranza, aumentando le distanze percorse. La guerra in Ucraina, tuttora in corso, ha influenzato i mercati petroliferi, con sanzioni Ue e il tetto ai prezzi sulle esportazioni russe che hanno ridisegnato i flussi commerciali, riducendo le spedizioni russe verso l'Ue e aumentandole verso Cina, India, Turchia e altre regioni. L'Europa, di conseguenza, ha aumentato le importazioni dagli Stati Uniti, dal Medio Oriente e dall'Asia. Questi cambiamenti nelle rotte commerciali hanno portato a un notevole aumento delle distanze medie percorse dalle petroliere dedite al trasporto di prodotti raffinati».

«Nonostante un contesto favorevole – continua Balestra - il mercato delle product tanker ha mostrato segnali di indebolimento nel corso del terzo trimestre 2024, pur mantenendosi su livelli molto redditizi. Questo assestamento è stato principalmente causato dal numero elevato di petroliere ‘uncoated' che quest'estate sono passate dal trasporto di carichi petroliferi sporchi a quelli puliti. Tale fenomeno, insolito e opportunistico, è stato incentivato dal forte divario nei guadagni tra product tanker e crude carriers, creando un'opportunità di arbitraggio interessante. Con l'arrivo della stagione invernale nell'emisfero settentrionale e con il miglioramento dei noli per il trasporto di carichi petroliferi sporchi, prevediamo che le navi passate al mercato ‘clean' torneranno ai loro carichi abituali e che gli operatori di quel settore eviteranno ulteriori
pulizie delle cisterne».

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