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30 aprile 2025, Aggiornato alle 13,11
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Crociere, il problema dei visti turistici

CLIA ed ECC lamentano un farraginoso sistema di approvazione per i cittadini non europei. L'Ue garantisce una soluzione in tempi brevi


Ora che le crociere hanno un carattere globale, con un'industria sempre divisa per settori (americano, asiatico, nordeuropeo e mediterraneo) ma che ormai vede passeggeri di tutte le nazionalità girare il mondo, il processo di approvazione dei visti turistici non è al passo con i tempi e sta complicando alcune procedure di transito per i cittadini non europei. Per questo CLIA ed ECC, le due associazioni rispettivamente mondiale ed europea del mercato crocieristico, vogliono procedure più semplici: «Chiediamo agli Stati membri dell'Unione Europea – ha detto Manfredi Lefebvre d'Ovidio, presidente dello European Cruise Council al Seatrade di Med in corso di svolgimento a Marsiglia - di collaborare per facilitare il processo, attualmente lento e complicato, dei visti turistici ai crocieristi di paesi non europei, in modo da agevolare la domanda sempre crescente per le destinazioni continentali. L'implementazione di azioni internazionali congiunte e mirate alla semplificazione dei processi di rilascio dei visti turistici per i passeggeri  – ha proseguito Lefebvre d'Ovidio -  sarebbe estremamente utile per incrementare l'affluenza di passeggeri provenienti da tutto il mondo che desiderano fare una crociera nel nostro continente».
Il presidente di ECC ha aggiunto di essere confortato dal fatto che le istituzioni dell'Unione Europea, in particolare il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, abbiano riconosciuto l'urgenza di un intervento in favore del turismo inbound, e ha confermato la necessità di un'azione politica per compiere progressi significativi nell'agevolazione del processo di emissione di visti turistici.