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23 aprile 2025, Aggiornato alle 15,46
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Crisi e caro-bunker, i conti Minoan non tornano

Nel semestre si riduce il passivo. Ma la perdita in ricavi e passeggeri è sostanziale. La Patrasso-Igoumenitsa-Ancona segna -43,8 per cento


Si riduce il passivo della greca Minoan Lines. La compagnia, di proprietà del gruppo napoletano Grimaldi, ha chiuso il primo semestre di quest'anno con un passivo di 21 milioni di euro rispetto al precedente 2011 di 24,8 milioni. La perdita nei ricavi è sostanziale: -14,9% pari a 67,5 milioni di euro rispetto ai 79,3 milioni di euro di gennaio-giugno dell'anno scorso. Il risultato operativo è stato negativo per 8,4 milioni (11,9 milioni nel 2011).
Crisi dello stato greco e caro combustibile sono le due cause principali di questi risultati, complicando la competitività di Minoan che ha parlato di misure di "severa austerità che hanno determinato il quinto anno consecutivo di crescita negativa dell'economia greca".
Nei primi sei mesi di quest'anno i passeggeri e i mezzi trasportati sono in calo. In particolare nei collegamenti tra Grecia e Italia (Patrasso-Igoumenitsa-Ancona) sono stati trasportati 119.690 passeggeri (-43,8%) 28.661 automobili (-42,7%) e 34.079 unità di carico (-25,9%), mentre nei collegamenti nazionali greci (Iraklion-Pireo) il traffico è stato di 333.790 passeggeri (-11,5%), 31.827 auto (-27,7%) e 26.830 unità di carico (+3,2%).
 
Nella foto Europa Palace