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21 novembre 2024, Aggiornato alle 16,10
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Continuità territoriale, gli armatori in audizione alla Camera

Assarmatori è critica sulla rigidità dell'assetto delle società concessionarie, mentre per Confitarma e Alis sulla velocità di crociera e la frequenza dei servizi andrebbero ridotti i minimi

Guido Grimaldi (Confitarma) in videoconferenza con la Commissione Trasporti della Camera

a cura di Paolo Bosso

Il 22 giugno, presso la IX Commissione Trasporti della Camera, si è tenuta l'audizione degli armatori e dei trasportatori italiani sulle proposte di legge in materia di continuità territoriale con la Sardegna. C'erano, tra gli altri, Confitarma, Assarmatori e Alis, che rappresentano tutti insieme una buona fetta del cluster marittimo e logistico italiano. 

Le proposte di legge sono due. Una riguarda la garanzia di solvibilità dell'armatore europeo che acquisisce il contratto di servizio pubblico, l'altra l'inserimento degli stakeholder nella conferenza dei servizi, così da rappresentare maggiormente il mercato nella pianificazione statale sulle sovvenzioni pubbliche negli spostamenti via mare per tenere collegate le isole alla terraferma: in una parola, la continuità territoriale. 

Come sono le posizioni delle parti? Sostanzialmente omogenee, ma con delle piccole differenze. Andiamole a vedere.

Solvibilità delle compagnie e domanda di mercato
Sul primo punto, la garanzia di solvibilità del concessionario, la posizione critica è stata di Assarmatori. «Sarebbe opportuno rimuovere le norme che impedirebbero qualsiasi modifica dell'assetto della società concessionaria, ciò in evidente contrasto con la libertà d'impresa e con le regole generali relative a quest'area di attività», secondo il segretario generale dell'associazione, Alberto Rossi. La sostenibilità economica «non può essere estemporanea – continua - ma deve scaturire da un esame della domanda e dell'offerta durante l'anno». Inoltre, «il periodo di validità della convenzione deve essere sufficientemente lungo da consentire un'adeguata pianificazione del servizio». Infine, «è importante che le norme consentano la sostituzione delle navi in servizio con altre la cui capacità possa adeguarsi meglio alla domanda di trasporto che si genera nei diversi periodi dell'anno».

Età delle navi
Confitarma invece accoglie pienamente le due proposte di legge, piuttosto solleva dubbi sulla velocità di crociera e sull'età minima delle navi, che non deve essere superiore ai 18 anni. «Ancora
oggi vengono impiegate in Sardegna navi di età superiore ai cinquant'anni, risulterebbe un po' esagerato richiedere tale limite per le linee in convenzione», sottolinea il presidente della Commissione Navigazione a Corto Raggio di Confitarma, Guido Grimaldi, suggerendo un limite di 25 anni, presentando un certificato di idoneità rilasciato dal Port State Control o da un ente internazionale. 

Velocità di navigazione
Eccessiva anche la velocità di crociera richiesta sui bandi (come sulla Napoli-Cagliari-Palermo, aggiudicata alla compagnia Grimaldi, o sulla Genova- Porto Torres e la Civitavecchia-Cagliari-Arbatrax, non ancora aggiudicate), pari a 22 nodi. Secondo Grimaldi «si verrebbe a determinare un aumento di costo e un aumento più che proporzionale di emissioni nocive, mentre queste linee potrebbero essere servite anche con una velocità pari di non più di 19,5 nodi». Anche la frequenza dei servizi andrebbe rivista: «si richiedono agli armatori frequenze giornaliere su linee in cui potrebbe bastare un servizio tri settimanale», sottolinea Grimaldi. 

Frequenza dei servizi
Infine, l'armatore Grimaldi ha evidenziato, insieme al direttore generale di Alis, Marcello Di Caterina, «la differenza del passato: le linee Napoli-Palermo, Ravenna-Brindisi-Catania, Livorno-Cagliari e Genova-Olbia sono state tutte garantite in libero mercato e senza alcun contributo dello Stato. Ciò ha consentito un risparmio di circa 45 milioni di euro all'anno a fronte dei precedenti 72 milioni di euro all'anno erogati a favore di un solo operatore. Quest'enorme risparmio dovrebbe essere reinvestito in un modello misto per la continuità territoriale supportando gli autotrasportatori sardi o coloro che lavorano per la Sardegna attraverso contributi pari a 100 euro a camion imbarcato. Parte di questo risparmio potrebbe essere invece impiegato su linee non oggetto di convenzione, in quanto già con tariffe massime stabilite dal bando e, in parte, potrebbe essere destinato a cittadini sardi, forze dell'ordine, medici, operatori sanitari o categorie in difficoltà».

La concorrenza straniera sul trasporto di energia
Il direttore generale di Confitarma, Luca Sisto ha posto all'attenzione della Camera «l'importante ruolo svolto dalla flotta italiana di cabotaggio dei prodotti energetici, che contribuiscono ad assicurare la continuità energetica delle popolazioni e delle attività industriali isolane. Questi servizi, a seguito della liberalizzazione operata a livello comunitario, da tempo sono esposti alla concorrenza di operatori esteri che spesso usufruiscono di vantaggi economici e operativi concessi dai rispettivi paesi. Tale situazione, sta mettendo in seria crisi la competitività delle imprese italiane del settore dell'approvvigionamento energetico che rappresenta un asset strategico importante per il Paese. Occorre quindi che il legislatore apra al più presto una riflessione sul tema al fine di identificare gli strumenti più adatti, ad esempio in Francia una quota di questi traffici è riservata agli operatori nazionali, per affrontare la situazione».