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21 aprile 2025, Aggiornato alle 18,23
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Container, prove tecniche di aumento noli

Sei, tra le più importanti compagnie, provano ad allineare le tariffe del trasporto al mercato. Gli aumenti dal 1° marzo tra 700 e 800 dollari per teu


E che rincaro sia. A partire dal 1^ marzo sei compagnie marittime hanno deciso di incrementare il prezzo del trasportato aumentando i propri noli sulle rotte tra Asia ed Europa. Nell'ultima settimana Msc, Cma Cgm, Hapag Lloyd, Hanjin Shipping, Maersk e Oocl hanno annunciato un rincaro delle tariffe. C'è chi giustifica il rialzo con l'adeguamento del prezzo del bunker, chi semplicemente per coprire i costi.
I rincari più consistenti sono stati effettuati da Hapag, Hanjin, Maersk e Oocl con "ritocchi" che oscillano tra i 700 e gli 800 dollari per teu. Le restanti (Msc e Cma Cgm) si sono mantenute intorno ai 200 dollari ma, sommandolo al bunker increase, viene raggiunta una sostanziale parità rispetto alle altre. Vediamo nel dettaglio le singole compagnie con i relativi rincari.
Msc. La compagnia ginevrina applicherà due aumenti: uno di 225 dollari quale Emergency Rate Restoration, l'altro di 525 dollari come Emergency Bunker Surcharge. Le rotte interessate riguardano le spedizioni da Giappone, Corea, Cina, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Indonesia, Tailandia, Vietnam, Malesia e Bangladesh verso Scandinavia, Baltico, Mediterraneo occidentale e orientale, Adriatico Mar Nero e Nord Africa.
Cma Cgm. Per la compagnia francese un rate restoration di 200 dollari che si aggiunge ad un interim fuel surcharge di 550 dollari. I servizi includono tutti i porti asiatici verso tutti quelli nord europei, nonché Russia, Portogallo, Adriatico, Mediterraneo occidentale e orientale, Adriatico, Mar Nero e Nord Africa.
Hapag-Lloyd. Il vettore tedesco applicherà un general rate increase di 750 dollari verso tutte le rotte westbound che collegano l'Asia orientale al Nord Europa.
Maersk. Anche la compagnia danese ha comunicato l'applicazione di un simile rate increase pari a 775 dollari, sempre verso le rotte westbound (Asia-Nord Europa/Mediterraneo).
Hanjin Shipping. Consistente rincaro anche per la flotta sudcoreana con rincari di 700 dollari così divisi: nella rotta Ipbc (India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka) – Nord Europa/Mediterraneo sarà di 300 dollari; in Asia-West Africa è invece di 200 dollari.
Oocl. Infine, la società con base ad Hong Kong fissa l'aumento più alto di tutti: ben 800 dollari nelle spedizioni westbound che collegano l'Asia (escluso Giappone) a Nord Europa, Mediterraneo e Mar Nero.
Alla base delle motivazioni, tutti i vettori indicano tra le cause degli aumenti la necessità di coprire i costi di base del trasporto. Poi c'è chi, come Cma Cgm, aggiunge il "deterioramento delle condizioni operative in Asia" dovute al maltempo, chi infine accusa l'aumento del prezzo del combustibile.
Ciò che sorprende in questa politica al rialzo quasi uniforme e concertata, è la realtà di un fenomeno che, se dovesse avere continuità, apparirebbe in controtendenza rispetto alle previsioni degli analisti, secondo i quali da qui al 2014 rincari rilevanti non dovrebbero esserci. Inoltre, sulla base dei dati Alphaliner, le portacontainer in esercizio restano troppe rispetto alla domanda. Quelle in navigazione sono attualmente 4.938 unità per una capacità di carico pari a 15,41 milioni di teu, mentre quelle in costruzione o di cui è stato confermato l'ordine sono 620 per una capacità pari a 4,31 milioni di teu, cioè il 28% della flotta attualmente in servizio. Resta da chiedersi, quindi, dove porteranno questi rialzi e, soprattutto, se sono il frutto di una scelta "politica" precisa per dare uno scossone al mercato o i primi effetti di una vera ripresa.