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28 aprile 2025, Aggiornato alle 16,04
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Cna, nuove barriere al Brennero grave danno per l'autotrasporto

La presidente dell'associazione, Cinzia Franchini, condanna senza mezzi termini i controlli più stringenti alla frontiera annunciati dall'Austria


Erigere nuovi muri sul Brennero? Solo un danno per l'economia e l'autotrasporto. Ne è convinta Cinzia Franchini, presidente della Cna Fita, che boccia senza mezzi termini il progetto annunciato dall'Austria di rafforzare le barriere alla frontiera per arginare (impedire) il transito dei migranti


"Le barriere fisiche che l'Austria sta costruendo ai nostri confini – puntualizza la Franchini – penalizzeranno fortemente l'Italia e il sistema dell'autotrasporto. E se proprio l'Austria vuole istituire dei controlli più stringenti ai fini di prevenire l'immigrazione clandestina, può avvalersi di tecnologie già in uso presso altri Paesi, come i varchi con lo scanner".


Su quanto sta avvenendo al valico del Brennero la posizione di Cna Fita è "di condanna", afferma con decisione la Franchini che ricorda: "Abbiamo sempre ritenuto Schengen positivo, perché ha consentito la libera circolazione delle merci e delle persone. Ma tenendo presente che all'inizio l'Italia ha sofferto per questo nuovo regime, non vorremmo ora dover soffrire di nuovo per la chiusura delle frontiere verso l'Italia".


Insomma, spiega la presidente della Cna - Fita, "non è plausibile che un Paese decida di erigere nuovamente barriere laddove si erano abbattute". Oltretutto, conclude, "la nostra economia non gode di ottima salute, la ripresa è debole e, in un Paese dove il 90% di merci viaggia su gomma, la chiusura della frontiera con l'Austria sarebbe molto, molto penalizzante".

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