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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Cesa: "Rivedere gli studi sull'Energy Efficiency Index"

L'associazione europea dei cantieri e l'Emsa uniscono le forze. In revisione gli studi sui combustibili su cui pesano forti "incertezze normative". Sotto esame anche l'inquinamento acustico e le vernici antivegetative

Il Comitato tecnico consultivo dell'associazione dei cantieri europei (Cesa) si è riunito presso l'Agenzia della Sicurezza Marittima europea per discutere delle emissioni prodotte dalle navi. In particolare, sono state presentate informazioni dettagliate riguardanti principalmente le diverse forme di emissioni, tra cui gas verde, SOx e NOx, il rumore dei motori e le questioni relative alle vernici antivegetative
L'argomento più delicato riguarda l'Energy Efficiency Design Index, un indice creato dall'Imo per tenere sotto controllo l'emissione delle navi. Un indice poco chiaro e non applicato con rigore, almeno secondo il Cesa che sta spingendo per nuove misure di respiro internazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra delle navi, evidenziando "sostanziali carenze" dell'Eedi. Secondo l'associazione dei cantieri, queste misure risultano "lente, ipotetiche e con alcuni difetti nelle formule matematiche adoperate per il calcolo" che spesso risentono (vedi protocollo di kyoto) di compromessi politici.
L'Emsa (European Maritime Safety Agency) ha recentemente avviato la revisione degli studi sui combustibili SOx e NOx (rispettivamente ossido di zolfo e di azoto) e una verifica sull'impatto delle nuove disposizioni della convenzione Marpol (convenzione internazionale sulle emissioni stilata nel 1973). Cesa sta spingendo l'Emsa di concludere questo piano di studi il più presto possibile al fine di contrastare con forza qualsiasi "incertezza normativa". Si prospetta un fitto dialogo tra Emsa e Cesa quindi, se non una collaborazione su base regolare.
Sull'inquinamento acustico, secondo i costruttori navali europei è proprio qui che mancano delle leggi adeguate. Non solo, secondo il Cesa delle iniziative in questo campo metterebbero l'Europa in vantaggio sugli altri continenti. 
Infine, riguardo le vernici antivegetative, gli esperti Cesa stanno considerando nuove "tecniche adeguate" che siano un giusto compromesso tra ambiente e la necessità di un prodotto tanto importante per gli scafi delle imbarcazioni.
 
Cesa rappresenta il 99% della produzione cantieristica europea con oltre 300 cantieri associati.