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21 novembre 2024, Aggiornato alle 16,10
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CCNL unico per i marittimi. +6% in busta paga. Accordo armatori-sindacati

Raggiunta l'intesa tra Confitarma, Assarmatori, Assorimorchiatori e Federimorchiatori con Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, per un Contratto collettivo nazionale sfoltito

(International Labour Organization ILO/Flickr)

Confitarma, Assarmatori, Assorimorchiatori e Federimorchiatori hanno firmato a Roma con Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti l'importante accordo, negoziato da tempo, per il rinnovo di tutte le sezioni del Contratto collettivo nazionale (CCNL) di lavoro del settore marittimo, valido fino al 31 dicembre 2023.

Un contratto per la prima volta unico e che interessa circa 68 mila marittimi, a cui si aggiungono oltre 8 mila addetti di terra, per un totale di più di 76 mila lavoratori. I marittimi vedranno complessivamente in busta paga un aumento del 6 per cento, calcolato sul minimo tabellare della scala parametrale. La copertura del periodo di vacanza contrattuale è pari a 750 euro totali al parametro 141 per il personale navigante e al 5° livello del sistema di classificazione del personale di terra e amministrativo. L'una tantum sarà erogata in tre tranches.

Soddisfatti i sindacati che, in un comunicato congiunto dei segretari generali Filt-Cgil, Stefano Malorgio, Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, e Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, hanno parlato di un risultato «raggiunto in una fase molto delicata per il nostro Paese e in un contesto socio-economico mondiale ricco di incertezze a seguito dell'emergenza sanitaria». Per Confitarma e Assarmatori vengono coniugate «le attese dei lavoratori del settore, interessati alla determinazione di incrementi tali da far recuperare ai salari un adeguato potere d'acquisto, e lo stato di difficoltà delle imprese armatoriali, gravemente colpite dalla pandemia ma fiduciose in una ripresa a medio termine».

Sul piano normativo il CCNL unico permette uno sfoltimento dei vari contratti di ruolo, appesantito nel tempo dalla sedimentazione di contrattazioni successive. È stato, tuttavia, mantenuto un canale negoziale per dirimere i temi che le condizioni generali non hanno permesso di risolvere in questa tornata contrattuale.

Il nuovo testo contrattuale sarà applicato anche al personale navigante e amministrativo delle società ora associate ad Assarmatori, che finora sono state destinatarie della contrattazione collettiva stipulata da Fedarlinea, associazione che in passato rappresentava l'armamento pubblico.

«Una trattativa lunga e complessa, non priva di asperità – sottolinea il presidente di Confitarma, Mario Mattioli - ma sempre svolta con grande rispetto delle posizioni di ciascuna parte. La delegazione armatoriale e in particolare Angelo D'Amato, presidente della Comissione Relazioni Industriali e Risorse Umane di Confitarma, ha saputo gestire con straordinario equilibrio momenti molto difficili e di grande tensione. L'avviso comune condiviso con i sindacati, contenente alcune importanti proposte per il governo, è la dimostrazione di relazioni industriali mature e responsabili. Se tali proposte verranno prese in considerazione, potranno dare nuovo e ulteriore slancio all'occupazione marittima italiana». Anche Stefano Messina, presidente di Assarmatori, ha sottolineato la lunga e tesa negoziazione, superata «grazie al forte senso di responsabilità delle parti. L'aspetto economico, però, non è l'unico segnale di svolta di questa intesa tra imprese e sindacati. Per la prima volta, infatti, il settore del lavoro marittimo sarà regolato da un unico contratto, a conferma di un'unità sostanziale del mondo armatoriale di fronte alle sfide fondamentali per il settore marittimo e per l'economia nazionale».

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Tag: marittimi - lavoro