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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Caos Tirrenia, tutto da rifare

Berlusconi nomina D'Andrea commissario straordinario. Ritorna l'ipotesi di gara linea per linea. Se il tutto non si chiude entro il 30 settembre l'Europa avvierà una procedura di infrazione per l'Italia


Si è conclusa senza esito la gara per la privatizzazione della compagnia Tirrenia di Navigazione Spa. Il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ha firmato, giovedì, il decreto che ammette la Tirrenia alla procedura di amministrazione straordinaria e che nomina Giancarlo D'Andrea commissario straordinario per la gestione della società. L'epilogo della vicenda avviene dopo oltre dieci mesi dall'avvio del processo di privatizzazione della flotta pubblica. Prima con il passaggio delle regionali marittime, Caremar, Toremar e Saremar, alle rispettive Regioni di appartenenza. Poi, con la privatizzazione vera e propria di Siremar e Tirrenia. Ma Fintecna (ministero dell'Economia) ha detto no a Mediterranea Holding, unica concorrente rimasta in gara, decidendo di concludere senza esito la gara per la privatizzazione.
Quali scenari si aprono adesso? Anche se Mediterranea ha chiesto a Fintecna un passo indietro, il commissario D'Andrea potrebbe avviare una nuova gara, con ogni probabilità "staccando" Tirrenia da Siremar (quest'ultima potrebbe andare alla Regione Sicilia). In questo caso, potrebbero rientrare in pista una buona parte dei 16 concorrenti che in prima battuta avevano mostrato interesse all'acquisiszione. Tanto è vero, in quanto proprio Vincenzo Onorato, patron di Moby, nel corso di un'intervista alla Stampa ha detto che senza Siremar "Tirrenia adesso potrebbe interessarci". Un altro scenario vede la messa a gara, come ha sempre chiesto l'Europa sin da principio, linea per linea: ipotesi che non scontenterebbe gli armatori ma metterebbe in allarme i sindacati. Il finale è una corsa ad ostacoli contro il tempo che s'avvicina: il 30 settembre Bruxelles ha chiesto la fine del processo di privatizzazione della flotta pubblica. Oppure, l'avvio di una procedura d'infrazione al governo italiano.