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21 novembre 2024, Aggiornato alle 16,10
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Cambio equipaggi, Neptune Declaration: "Qualche miglioramento, ma problema ancora grave"

L'iniziativa è promossa dalle più importanti società di ship management internazionali


Qualche passo avanti è stato fatto, ma continua ad essere grave il problema dei marittimi bloccati a bordo delle loro navi, che a causa delle restrizioni imposte per contenere la pandemia sono impossibilitati a rientrare a casa nonostante il loro contratto di arruolamento sia scaduto. La situazione ancora precaria è evidenziata dalla Neptune Declaration, l'iniziativa promossa dalle più importanti società di ship management internazionali con l'obiettivo di salvaguardare il benessere dei marittimi compromesso dagli effetti della crisi sanitaria.

Neptune Declaration ricorda che le restrizioni ai viaggi, la cancellazione dei voli aerei e i lockdown nazionali continuano ad impedire ai marittimi di tornare a casa, anche se la situazione, come detto, sembrerebbe mostrare un miglioramento dato che, dopo mesi di aggravamento del problema, l'ultima lettura di settembre del Neptune Declaration Crew Change Indicator, l'indicatore ideato per rilevare l'impatto della crisi pandemica sul cambio degli equipaggi delle navi, mostra che nell'ultimo mese il numero di marittimi costretti a bordo delle navi oltre la scadenza del loro contratto è leggermente diminuito scendendo dal 9% all'8,9% e che il numero di marittimi che sono a bordo delle navi da oltre 11 mesi si è ridotto dall'1,3% all'1,2%. Numeri che confermano una tendenza alla stabilizzazione del problema.

Un altro elemento positivo, spiega Neptune Declaration è costituito dal fatto che stanno iniziando ad affermarsi, in particolare negli Usa e in alcune nazioni europee, diversi programmi istituiti per offrire ai marittimi la possibilità di vaccinarsi e l'indicatore di settembre mostra che la percentuale aggregata di marittimi che sono stati vaccinati è aumentata dal 15,3% di agosto al 21,9% di settembre.