|
adsp napoli 1
14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Infrastrutture

Bobbio: "Vespucci torni ogni anno a Castellammare"

Si chiude la festa per gli 80 anni del veliero-scuola della marina militare. L'impegno del sindaco della città campana per trasformare la manifestazione di ieri in un evento a cadenza annuale di Paolo Bosso  


Un affetto «straordinario» quello che la città di Castellammare di Stabia ha riservato all'Amerigo Vespucci, il veliero-scuola della marina militare italiana che l'altro ieri è approdato qui per festeggiare 80 anni. Il sindaco della città campana, Luigi Bobbio (nella foto), fa il bilancio di una manifestazione dal sapore particolare, avvenuta in un momento molto difficile per la città. 
Castellammare sta a Fincantieri come Torino sta (stava?) alla Fiat. Amerigo Vespucci è stata costruita qui. Ecco perché l'evento è stata un'ottima occasione per attirare l'attenzione su questa realtà che ha nel centro di costruzione navale la principale attività e che dà lavoro a più di 500 persone, almeno il triplo se si calcolano le famiglie coinvolte. Tanti i motivi, quindi, che spingono il sindaco a impegnarsi per rendere la festa di ieri un appuntamento fisso. «Cercherò – spiega il primo cittadino - di attivare una interlocuzione con lo Stato maggiore della Marina militare per poter verificare la possibilità di stabilizzare, annualmente, quest'appuntamento e fare di Castellammare una tappa fissa nel calendario dell'Amerigo Vespucci». «L'arrivo del veliero più famoso al mondo in città - ha concluso Bobbio - ha per tutti noi un altissimo valore simbolico, che ci consente non solo di guardare al nostro passato e alla nostra eccezionale tradizione navale e cantieristica, anche di pensare al futuro in maniera ancora più propositiva e concreta. Fare in modo che il Vespucci torni a casa, in famiglia, almeno una volta all'anno, per fare da perno di una serie di eventi e iniziative propositive, è la strada giusta per rafforzare in maniera sensibile e visibile il grande legame che esiste tra la nave italiana più famosa al mondo e la città da cui, ottant'anni or sono, ha preso il largo».
 
Paolo Bosso