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21 febbraio 2025, Aggiornato alle 15,13
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Personaggi

Bianca, il Ministro e lo scoop

L'avvocato Lauro ricorda in un episodio la lealtà, correttezza e grande professionalità dell'amica giornalista scomparsa

Bianca d'Antonio

Riceviamo dall' avvocato Francesco Saverio Lauro un suo personale ricordo della comune amica e giornalista Bianca d'Antonio. 

Caro Direttore, 
Nel partecipare al dolore di Roberto e della sua famiglia per la perdita della nostra cara Bianca, a quello tuo che, all'ombra della vostra bellissima amicizia, formavi con lei una formidabile coppia giornalistica e al cordoglio di tutta la comunità marittima, portuale e aeroportuale, napoletana, genovese e italiana, ti invio queste righe in ricordo della nostra indimenticabile amica. 

È difficile, parlando di Bianca d'Antonio, scegliere quali tra i suoi numerosi aspetti ricordare. La sua grande signorilità? Il suo animo generoso? La lealtà, la correttezza, i suoi elevatissimi principi deontologici e morali? La sua bravura di giornalista specializzata trasmessale dal padre e coltivata per una vita intera? Il suo ruolo di amica riservata e prodiga di consigli, se richiesti?  Quello di un vero e proprio "testimone di verità" che emergeva in ogni suo articolo? O, uno per tutti, quello di soave madrina della nostra grande famiglia del mare? 

Purtroppo, ti ruberei troppo spazio, se tentassi di farlo, e allora mi limiterò a un episodio di quasi trent'anni fa che pochi conoscono.  

Eravamo nell'estate del '96 ed erano già trascorsi due anni e mezzo dall'entrata in vigore della legge 84/94, che introduceva in Italia le autorità portuali. Quasi tutti i porti sedi di AP avevano già un presidente e un comitato portuale, tranne Napoli che, come da noi sovente avviene, fungeva da fanalino di coda.
Il primo agosto venne a Napoli il Ministro dei Trasporti genovese del primo Governo Prodi che partecipò, con il sindaco Bassolino e altre cariche istituzionali, a una tappa della regata Cutty Sark. Sia Bianca sia io eravamo con loro a bordo della nave della Marina militare Artiglio e a un certo punto lei si appartò col Ministro, che le confidò della mia designazione a presidente, scelto come figura super partes. Bianca, piena di gioia per l'affetto che aveva per me, me lo disse, ma aggiunse che il Ministro le aveva raccomandato di non riferirlo a nessuno prima che egli avesse reso noto il decreto di designazione, altrimenti la mia nomina rischiava di essere bruciata.

Come certo converrai, dopo una così lunga attesa, pubblicare l'informazione sarebbe stato un vero e proprio scoop, ma Bianca rinunciò a essere la prima a dare la notizia, per rispettare la parola data al Ministro e per il timore di danneggiarmi.

Il lieto epilogo fu che quando il Ministro firmò finalmente il decreto il giorno prima di Ferragosto, Bianca venne a conoscenza della notizia, quasi per caso, dal vice dell'ottimo Felice d'Aniello, che aveva amministrato, nelle vesti di Commissario per più di due anni, il porto di Napoli, quel galantuomo di Peppino Cappella. 

Bianca ebbe così restituito il suo meritatissimo scoop, e poté firmare con il suo articolo una bellissima e rara storia a lieto fine.

Con molto affetto,  Francesco S. Lauro
 

Tag: storia