|
adsp napoli 1
08 gennaio 2025, Aggiornato alle 20,08
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Infrastrutture

Bari e Brindisi, presto la consegna dell'appalto per il cold ironing

Entro gennaio l'Autorità di sistema portuale affiderà al consorzio napoletano Italia/Acreide lavori da 28 milioni di euro per elettrificare le banchine con cui alimentare navi rotabili e da crociera

Il cold ironing nel porto di Brindisi

Lo scorso 30 dicembre l'Ufficio Gare e Contratti dell'Autorità di Sistema Portuale (Adsp) del Mare Adriatico Meridionale concluso positivamente la procedura per l'affidamento congiunto della progettazione esecutiva, l'esecuzione e i lavori per la realizzazione dei sistemi di cold ironing nei porti di Bari e Brindisi.

L'aggiudicatario dell'appalto integrato sarà il Raggruppamento Temporaneo di Imprese Consorzio Stabile Cantiere Italia/Acreide di Napoli che progetterà ed effettuerà i lavori nei due scali adriatici. In linea di continuità tecnico-amministrativa, si è conlusa, quindi, l'ultima fase di una procedura complessa avviata dall'ex presidente dell'Adsp, Ugo Patroni Griffi, e varata dal commissario straordinario, Vincenzo Leone, finalizzata ad accrescere l'ecosostenibilità dei due porti, aumentando esponenzialmente l'efficienza energetica e riducendo significativamente l'impatto ambientale delle operazioni portuali.

In attesa della stipula del contratto, si potrà procedere entro questo mese di gennaio, in via di urgenza, alla consegna dell'appalto per l'espletamento di servizi di architettura e di ingegneria. Nel porto di Bari sarà interessata la banchina 10, in quello di Brindisi la zona di Punta delle Terrare. L'opera prevede l'installazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l'utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l'autoproduzione dell'energia elettrica necessaria, limitando sensibilmente emissioni di anidride carbonica, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l'impatto acustico. Gli impianti potranno alimentare contemporaneamente fino a due navi di tipo ro-ro, ro-pax o da crociera, secondo questa combinazione: una nave ro-ro e una ro-pax oppure una rotabile con una da crociers. Il convertitore di potenza è da 16 MVA con uscite a 6,6/11 kV. Il costo complessivo per il cold ironing dei porti di Bari e Brindisi è di oltre 28 milioni di euro, finanziato nell'ambito del PAC 2014/2020 (Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020).

Il progetto prevede inoltre l'installazione di due impianti fotovoltaici per ciascun porto utili ad alimentare parzialmente oltre le banchine anche magazzini, illuminazione e una parte delle operazioni portuali. In particolare, nel porto di Bari saranno elettrificati due ormeggi presso la Darsena di Ponente.

Nel porto di Brindisi verranno elettrificati due ormeggi presso la banchina di Punta delle Terrare. L'impianto sarà dimensionato in modo da garantire l'alimentazione contemporanea di due navi Ro-Ro/Ro-Pax, attraverso l'installazione di un convertitore di potenza da 6,5 MW con uscita a 11 kV predisposto per un futuro ampliamento dell'impianto che consenta anche l'attracco di navi da crociera. 

«Con il cold ironing, trasformiamo i porti di Bari e di Brindisi in due polmoni verdi del trasporto marittimo- afferma il commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone. Due pionieri della sostenibilità ambientale e dell'innovazione tecnologica che contribuiranno concretamente al processo di transizione ecologica in atto a livello globale. Questo progetto, oltre a rendere i due scali maggiormente attrattivi e a migliorare significativamente la qualità della vita delle comunità portuali e dei territori circostanti- conclude il Commissario- è una vera e propria svolta epocale verso un futuro in cui crescita economica e rispetto per l'ambiente camminano finalmente assieme, dimostrando che sviluppo e sostenibilità possono e devono coesistere».

Obiettivo del cold ironing è evitare che i motori, nel periodo di ormeggio in porto, rimangano accesi con le conseguenti emissioni inquinanti nell'aria. Durante la sosta in banchina, infatti, i motori a propulsione delle navi vengono spenti; tuttavia, per garantire l'erogazione dei servizi a bordo si utilizzano motori diesel ausiliari che comportano consumo di combustibile ed emissione di gas di scarico.