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14 marzo 2025, Aggiornato alle 12,34
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Infrastrutture

Assoporti, quattro Autorità criticano l'operato

Napoli, Civitavecchia, Ancona e Olbia esprimono disagio per i risultati ottenuti e per il non dialogo con il ministro Matteoli. Ma il malessere parte da lontano. Nerli chiede un incontro al ministro e replica con una nota alle critiche


C'è disagio in Assoporti, l'associazione delle Autorità portuali nazionali, per la linea di condotta assunta in questi anni con gli organi di governo, in primis Infrastrutture e Trasporti ed Economia, circa la politica che lo stesso governo sta adottando nei confronti degli scali nazionali. Sopratutto in termini di risorse da attribuire per le infrastrutture.

La nota di Assoporti. "Il Consiglio direttivo di Assoporti -fa sapere l'associazione- nella riunione del 27 aprile ha dato mandato al Presidente Nerli (nella foto) di richiedere un incontro al Ministro Matteoli per attivare un confronto sulle principali tematiche d'interesse per la portualità". Da cosa nasce questa richiesta? È la stessa Assoporti a rispondere con un comunicato: "… si è preso atto delle note pervenute ieri (26 aprile, ndr.) dalle Autorità portuali di Napoli, Ancona, Civitavecchia e Olbia nelle quali le stesse manifestano uno stato di disagio ... rispetto ai risultati ottenuti nell'attività condotta da Assoporti."
"Per tutti gli intervenuti al Consiglio è evidente l'importanza che Assoporti -dice nella sua comunicazione l'associazione dei porti- mantenga la propria unitarietà e, allo stesso tempo, un'autonomia che consenta di lavorare in funzione dello sviluppo e nell'interesse dei porti nazionali tutti. Proprio questo punto fermo ha caratterizzato l'incontro nel corso del quale, tra l'altro, è stato approvato anche il Bilancio Consuntivo ed è stata fissata per settembre la data della prossima Assemblea. Si è parlato, inoltre, anche dell'importanza di condividere proposte di sistema nelle sedi istituzionali italiane ed europee, sui principali e più attuali argomenti. I Consiglieri presenti hanno, infine, deciso di procedere ad un confronto con le Autorità Portuali in questione (Napoli, Civitavecchia, Ancona ed Olbia) per comprendere fino in fondo le perplessità delle stesse e procedere nel lavoro associativo unitario che ha sempre contraddistinto l'Associazione".
I fatti. Il disaccordo con Assoporti, dunque, si amplia. Dopo Trieste che si è dissociata (è stato uno dei primi provvedimenti adottati dal nuovo presidente Monassi), il malumore si allarga ad altri quattro porti. Ma la contestazione all'attuale dirigenza parte da lontano. A metà 2008, sotto la presidenza dell'allora ed attuale presidente Francesco Nerli, che in quel periodo ricopriva -ma la nomina era in scadenza e non più rinnovabile- la carica di presidente dell'Autorità di Napoli, fu approvata una modifica allo statuto che in sostanza prevedeva che le nuove presidenze avessero durata di quattro anni (prima era di due anni) e non fossero più legate ad una presidenza di Authority. In sostanza, chi non era più presidente di un porto poteva lo stesso ricoprire la carica di presidente Assoporti. Questo apriva alla rielezione dello stesso Nerli. A seguito di ciò i presidenti di Genova, Savona e La Spezia abbandonavano la seduta e non votavano. Uno strappo forte che, comunque, non inficiava l'esito della votazione perché la modifica dello statuto e la successiva rielezione di Nerli passavano entrambi.
Altri segnali forti di una fronda nei confronti di Assoporti avvenivano successivamente, con la nascita di associazioni di porti sia per appartenenza territoriale sia per attività simili. Nascevano o si rafforzavano: Ligurian Ports (alto Tirreno); Napa (alto Adriatico); Autorità del Levante (porti pugliesi); Imeta (porti di transhipment). Alla base dell'inutilità  di Assoporti, come dicono chiaramente adesso Ancona, Napoli, Civitavecchia e Olbia, l'incompatibilità politica tra la presidenza e dirigenza Assoporti con il ministro ai Trasporti. Incompatibilità resasi evidente quando il ministro Matteoli non ha partecipato, circa un anno fa, all'ultima assemblea dell'Associazione dei porti italiani.

La lettera del presidente Dassatti
Di seguito la lettera inviata dal presidente dell'Autorità portuale di Napoli, Luciano Dassatti, al presidente di Assoporti Nerli   
"Oggetto: Seminario di approfondimento del Consiglio Direttivo dell'Associazione.
Desidero rappresentare lo stato di disagio di questo Presidente rispetto ai risultati ottenuti nell'attività condotta da Assoporti. Da un lato è di tutta evidenza la capacità dell'Associazione di analisi dei problemi comunque connessi alla portualità nazionale, unita ad una corrispondente, ma, allo stato, solo formale, capacità di proposta agli Organi superiori, politici e non, di soluzioni e/o mediazioni rese immediatamente disponibili.
A tutto ciò non corrisponde però un rapporto diretto con il vertice politico del Ministero di riferimento, con il quale anzi esiste, e viene rappresentata anche dai media di settore, una sorta di contrapposizione critica, che tutto appare meno che costruttiva (almeno a vedere i risultati raggiunti), che rende vane le capacità sopra ricordate, e che anzi rischiano di rimanere solo autoreferenziali.
A mio avviso, il punto è squisitamente politico, e non solo di obiettivi dell'Associazione, o di più puntuale conoscenza o arricchimenti reciproci.
Va recuperato immediatamente, cioè, senza ulteriori perdite di tempo, il rapporto diretto e corretto della dirigenza di Assoporti con il Ministro di riferimento, perché sia prodromico ad un "accesso" altrettanto diretto con il Ministro dell'Economia e Finanze.
Purtroppo oggi, l'Associazione appare non in grado di farlo e, si teme, continuerà a prestare il fianco a critiche di debolezza da un lato o di non ascolto dall'altro: in estrema sintesi è evidente dunque che l'Associazione, per come governata appare inutile in quanto, non persegue gli scopi prefissati, e restano insoluti problemi che sono non quelli dei singoli Presidenti o del Presidente di Assoporti, quanto quelli legati allo sviluppo dei porti e del territorio che ci sono affidati.
Il Presidente Luciano Dassatti