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22 novembre 2024, Aggiornato alle 09,11
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Arte, porti e turismo della Campania di scena in California

Su iniziativa del Console italiano a Los Angeles, Antonio Verde, il presidente Spirito firma MoU dalle ampie prospettive di sviluppo. E agli imprenditori americani spiega la Zes Campania di Paolo Bosso  


dal nostro inviato a Los Angeles Paolo Bosso
 
Un porto tecnologicamente avanzato, da cui apprendere la capacità di sviluppare metodi per abbattere l'inquinamento. Dall'altro lato, scali virtuosi nella gestione di passeggeri e merci in un territorio frastagliato e compresso, con waterfront molto vicini se non incassati nelle città.
Con queste premesse, i porti di Los Angeles e quelli di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU), primo passo verso una collaborazione che si svilupperà nel tempo, forte della comunità di immigrati ischitani "losangelini" di terza generazione.
 
San Pedro e le sue radici ischitane
La firma ufficiale c'è stata martedì, al museo marittimo di San Pedro, in California, tra il presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Tirreno centrale, Pietro Spirito, e tre autorità locali: quella politica del councilman del Distretto 15 di Los Angeles, Joe Buscaino, e quelle portuali di Anthony Pirozzi, uno dei cinque harbor commissioner, e Antonio Gioiello, deputy executive director of development del porto di Los Angeles. Tutti italoamericani: il distretto che fa capo a Buscaino, quello di San Pedro, conta 45 mila persone, di cui 35 mila di origine ischitana e una decina di migliaia di Castellammare del Golfo, in Sicilia. San Pedro è, infatti, uno storico approdo di pescatori, oggi una zona di movimentazione di container da 9 milioni di teu l'anno.
L'accordo rientra in una serie di iniziative lanciate dal console generale d'Italia a Los Angeles, Antonio Verde, insieme all'Ambasciata italiana e al ministero degli Esteri per promuovere arte, portualità e turismo tra l'area metropolitana di Los Angeles e quella della Campania.
 
Il MANN s'allea con Getty Museum
L'iniziativa più rilevante vede il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) collaborare con il Getty Museum in una mostra che si terrà nel 2019 a Malibù e che vedrà il Satiro Ebbro del MANN, proveniente dalla Villa dei Papiri di Pompei, esposto nella Villa gemella del Getty, aperta al pubblico dal 1974 su iniziativa del filantropo statunitense Jean Paul Getty. 
«Con Spirito ci siamo incontrati un anno e mezzo fa. L'Italia è il terzo importatore della California. Quando c'è una relazione commerciale così stretta è naturale fare accordi di questo tipo», spiega Buscaino. «Los Angeles è un porto virtuoso nelle tecnologie verdi. Si trova in California, dove l'Italia esporta merci per 4 miliardi di euro l'anno. Se loro sono bravi a sviluppare soluzioni innovative, noi lo siamo nel costruire comunità in cui porto e città convivono», aggiunge Spirito. Quella tra Los Angeles e i porti campani è un friendship port agreement con lo scopo di condividere le migliori pratiche nella «logistica dei container, servizi per le navi da crociera, soluzioni per il trasporto multimodale». E poi potenziare la comunicazione, gli investimenti, il commercio, le tecnologie innovative, soprattutto «incoraggiare gli armatori a lavorare in sinergia nella scelta delle rotte, gli ormeggi, la logistica, lo stoccaggio». «Buscaino collabora già con il porto di Palermo in questi termini. Con Spirito siamo in contatto da un anno e mezzo», racconta Verde. «Per Los Angeles c'è un interesse crocieristico. Ma la cosa più importante – continua il console – è lo scambio di esperienze nella logistica».
Il porto di Napoli è interessato all'aspetto ambientale, a cominciare dal cold ironing che qui è una realtà. All'inverso, Napoli mostrerebbe a Los Angeles la sua capacità di movimentare merci e passeggeri dal centro città al territorio circostante.
 
La Zes spiegata a Los Angeles
San Pedro è lontana dal centro, per quanto qui a Los Angeles il concetto sia relativo, e sta cercando di far crescere attorno a se una nuova comunità, a sviluppare l'edilizia, il waterfront e, su iniziativa di Buscaino, la nascita di un distretto italiano, una Little Italy, partendo dalle sue radici ischitane.
A fare da attrattore di investimenti delle imprese "losangeline" in Italia, l'Autorità tirrenica si gioca la carta della Zona economica speciale (Zes) della Campania, nata a maggio ma non ancora completata: manca la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del dpcm di maggio, la nomina di altre due persone nel Comitato d'indirizzo, e la pubblicazione del decreto attuativo. Intanto Spirito, il giorno dopo la firma del MoU, ha presentato agli imprenditori locali la Zes, in un evento tenutosi alla Italy-America Chamber of Commerce West  (IACCW) insieme a Carlos Valderrama, presidente del Center for Global Trade and Foreign Investments della Camera di commercio di Los Angeles, e Gianluca Paci, board secretary della IACCW. Alle società losangeline li aspettano crediti d'imposta fino a 50 milioni di euro, sgravi sull'IRAP, a patto che commercino via mare e risiedano lì per almeno sette anni.
 
 
Nella foto di gruppo col MoU: Joe Buscaino è il quarto da sin.; il console Verde il terzo da dx; Gioiello è il secondo da dx; Pirozzi è il terzo da sin.; infine, Spirito quinto da sin.