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15 aprile 2025, Aggiornato alle 16,11
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Ambiente marino, Assarmatori: "Serve una strategia globale per decarbonizzare il trasporto marittimo"

L'associazione armatoriale ha partecipato a Londra ai negoziati nell'ambito del Marine Environment Protection Committee (Mepc) dell'International Maritime Organization (Imo)

La delegazione italiana al Mepc dell'Imo a Londra

Con l'obiettivo di contribuire alla elaborazione di una "strategia globale per la decarbonizzazione del trasporto marittimo", Assarmatori ha partecipato a Londra ai negoziati appena terminati del Marine Environment Protection Committee (Mepc) dell'International Maritime Organization (Imo), conclusisi con l'adozione del draft di modifica all'Annesso VI della Convenzione MARPOL.  In un'intensa settimana di lavoro si sono susseguite riunioni e vertici fra i rappresentanti dei Paesi di tutto il mondo per definire una chiara strategia di decarbonizzazione dello shipping a livello globale, in particolare con riferimento alle misure a medio termine sulle emissioni di gas a effetto serra (GHG, Greenhouse Gas). Assarmatori ha seguito da vicino diversi tavoli tecnici con l'ingegner Simone Parizzi, Responsabile Tecnologia Navale, Ambiente e Sicurezza dell'Associazione armatoriale, in cui sono stati impegnati i rappresentanti del MASE e della delegazione permanente all'Imo dell'Ambasciata italiana a Londra, guidata dal Comandante Giuseppe Spera.

"Siamo convinti che sia di fondamentale importanza, per l'industria marittima italiana, essere presenti nei luoghi dove si decidono le politiche ambientali – spiega il presidente di Assarmatori Stefano Messina – Politiche che, come abbiamo avuto modo di sperimentare con il pacchetto Fit for 55 dell'Unione europea, sono ormai dirimenti per il settore e non possono essere affrontate e analizzate solo a valle, nel momento in cui vengono recepite nei singoli Paesi. Occorre presidiare questi appuntamenti da vicino, fornire laddove possibile il nostro contributo in termini di competenze, esperienza e conoscenza del settore nella sua quotidianità e nelle peculiarità che riguardano l'Italia. Da questa consapevolezza è nata ormai tre anni fa la scelta di aprire e progressivamente rinforzare il nostro ufficio di Bruxelles ed essere presenti, come è avvenuto in questi giorni a Londra, laddove nascono e si sviluppano tali filoni. Un piacere e un onore, in questo senso, poter lavorare in stretto contatto con la delegazione permanente italiana a Londra, cui va un ringraziamento per aver dimostrato sensibilità e autorevolezza su tematiche complesse".

"Il nostro obbiettivo – aggiunge Simone Parizzi – è stato quello di monitorare da vicino i negoziati, spingendo per far sì che le decisioni finali siano il più possibile congruenti e allineate con la tecnologia e i carburanti alternativi effettivamente disponibili, seguendo sempre il principio della neutralità tecnologica, senza voli pindarici dettati da un ambientalismo ideologico e controproducente. Insieme alla delegazione italiana abbiamo avuto modo di evidenziare le caratteristiche del nostro Paese, dove i porti sono incastonati all'interno delle città e dove il trasporto marittimo è elemento essenziale per lo sviluppo dell'industria e la continuità territoriale della più vasta popolazione insulare europea. Nessun dubbio che per l'Italia i fuel per una vera transizione siano il gas naturale liquefatto, nell'ottica di una futura matrice bio, il metanolo e i biocarburanti, come sosteniamo da tempo e come certificano autorevoli studi. I negoziati hanno risentito delle tensioni geopolitiche, ma hanno rappresentato un passo importante per arrivare ad avere norme per la decarbonizzazione del trasporto marittimo univoche e globali, e non stabilite a livello regionale, fatto questo indispensabile per un settore come il nostro che è internazionale per definizione".

Tag: assarmatori - imo