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21 novembre 2024, Aggiornato alle 16,10
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All'interporto di Padova il terzo carico di mais ucraino

Gestito da LTE Group, il convoglio arrivato nei giorni scorsi rappresenta il consolidamento di un traffico alternativo alla via marittima dal Mar Nero, più pericolosa


All'interporto di Padova (gestito dalla società omonima Interporto di Padova) è arrivato nei giorni scorsi il terzo treno carico di mais e cereali proveniente dall'Ucraina. Affidato a LTE Group,  società austriaca subentrata recentemente a un'altra impresa ferroviaria, sta rappresentando un'importante rotta alternativa all'esportazione via mare dal Mar Nero, resa complicata per via della guerra in corso dal 24 febbraio 2022.

Ad oggi sono circa 3,600 le tonnellate di cereali arrivate a Padova, considerando che ogni viaggio ne trasporta circa 1,200 su un convoglio lungo circa 500 metri. Per permettere l'esportazione dall'Ucraina però questi treni devono fermarsi a Chop, città al confine con la Slovacchia. Ma non è la guerra il motivo per cui i treni non possono entrare in Ucraina (l'area, tra l'altro, è relativamente pacifica visto che la guerra è nella zona sud ovest), piuttosto per via dei diversi standard di scartamento dei binari che in Ucraina, come in Russia e in quasi tutti i paesi ex sovietici, sono più larghi: 1,524 millimetri contro i 1,435 dello standard europeo.