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12 aprile 2025, Aggiornato alle 17,56
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Cultura - Eventi

Al Museo Darwin Dohrn il "pensiero ribelle" di Maria Bakunin

Il nuovo libro della giornalista Mirella Armiero incentrato sulla movimentata vita della scienziata russa, partenopea d'adozione


Un pensiero ribelle: è quello che riecheggerà mercoledì 16 aprile dalle ore 17,30 negli ambienti saturi di storia e conoscenza del Museo Dawin Dohrn nella Villa Comunale di Napoli. Un pensiero ribelle è il titolo del libro scritto dalla giornalista Mirella Armiero e pubblicato da Solferino, incentrato sulla vita intensa (dal punto di vista umano e intellettuale) della scienziata Maria Bakunin, la Signora di Napoli. Dopo i saluti introduttivi degli Amici dell'Acquario, l'autrice dialogherà con Goffredo Fofi.

Il libro
È l'8 aprile 1906, il Vesuvio erutta. In mezzo al caos, un manipolo di scienziati si muove controcorrente rispetto alla folla che fugge: vogliono osservare da vicino l'evento, raccogliere minerali. Tra loro c'è una scienziata poco più che trentenne: è nata nella lontana Siberia, si chiama Maria, ed è la figlia del grande anarchico Michail Bakunin. Il suo destino è intrecciato a quello della terra che il padre ha scelto per stabilirsi e per cercare di realizzare i suoi ideali politici: a Napoli Maria è cresciuta, studia con tale impegno da diventare la prima donna in Italia a laurearsi in Chimica, sarà la prima a ottenere una cattedra da ordinario. Protagonista della vita culturale della città e di missioni all'estero per studiare progetti pionieristici, darà scandalo per la sua relazione con un uomo più giovane e al contempo diventerà proverbiale per il suo rigore accademico. Nella città occupata dai nazisti proverà a salvare dalla distruzione la biblioteca dell'università, opponendosi con coraggio ai soldati. E pur essendo figlia di un altro uomo, per tutta la vita si batterà per mantenere e difendere la memoria di quello che considera suo padre, Bakunin. Mirella Armiero racconta con passione e acume storico la vicenda attualissima di quella che Napoli imparò a chiamare la Signora: una donna orgogliosa e indipendente che tuttavia seppe contribuire appieno alle istituzioni e al progresso del suo tempo. Una vita romanzesca in un'epoca di splendore, in cui il Sud fioriva di idee, scienza e progetti e, tra mille difficoltà, si sognava e si tentava di costruire un destino migliore.

L'autrice
Mirella Armiero dirige le pagine culturali del Corriere del Mezzogiorno, redazione napoletana del Corriere della Sera. È membro della giuria del Premio Napoli. Firma una rubrica settimanale di recensioni letterarie. Per Solferino ha curato l'antologia Napoli stanca (2023). Per e/o ha curato Modi per sopravvivere, antologia degli scritti politici di Fabrizia Ramondino.
 

Tag: libri - storia