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22 novembre 2024, Aggiornato alle 09,11
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Politiche marittime

Aiuti pubblici a Caremar, per la Commissione Ue è tutto lecito

Gli aiuti di Stato concessi dall'Italia tra il 2009 e il 2024, a compensazione del servizio pubblico di trasporto, sono in linea con le norme europee in materia

Un traghetto Caremar in approdo a Capri (shop.caremar.it)

La Commissione europea ha annunciato la fine dell'indagine per aiuti di Stato sulla società di traghetti italiana Caremar, concludendo che gli aiuti pubblici forniti dallo Stato italiano nel corso degli ultimi anni sono leciti.

Gli aiuti riguardano la compensazione degli obblighi di servizio pubblico, concessi dal primo gennaio 2009 al 31 luglio 2012, e la compensazione concessa a Caremar ai sensi del contratto di servizio pubblico concluso per il periodo compreso tra il 16 luglio 2015 e il 15 luglio 2024, dopo che Caremar è stata acquisita dall'associazione temporanea di imprese Snav, parte del gruppo Msc.

A seguito di una serie di denunce, la Commissione ha avviato nell'ottobre 2011 un'indagine approfondita su diverse misure di sostegno pubblico a favore di società dell'ex Gruppo Tirrenia e dei rispettivi acquirenti. Nel novembre 2012 la Commissione ha esteso l'ambito di tale indagine per includere misure aggiuntive. Sulla base della sua valutazione approfondita, la Commissione ha concluso che le seguenti misure a favore di Caremar e del suo acquirente Snav/Rifim sono in linea con le norme UE sugli aiuti di Stato. In particolare:

• La compensazione degli obblighi di servizio pubblico (circa 98 milioni di euro) concessa a Caremar per l'esercizio di otto rotte marittime nel Golfo di Napoli, dal 1° gennaio 2009 al 31 luglio 2012, e di tre rotte nell'Arcipelago Pontino, dal 1° gennaio 2009 al 31 maggio 2011, è compatibile con la disciplina degli aiuti di Stato per i servizi di interesse economico generale ("SIEG") del 2011. Tale misura rispondeva a una reale esigenza di servizio pubblico, garantendo collegamenti regolari durante tutto l'anno, e l'aiuto concesso non ha comportato una sovracompensazione per Caremar;
• La compensazione degli obblighi di servizio pubblico (circa 97 milioni di euro) concessa a Caremar per la gestione di otto rotte marittime nel Golfo di Napoli nel periodo dal 16 luglio 2015 al 15 luglio 2024, nonché la procedura di gara per la cessione di Caremar a SNAV/Rifim, soddisfano i criteri di esclusione degli aiuti di Stato in materia di compensazione degli obblighi di servizio pubblico e pertanto non si configurano come aiuti di Stato;
• La possibilità di utilizzare determinati fondi, destinati all'adeguamento delle navi ai requisiti di sicurezza, per fini di liquidità non si configura come aiuto di Stato, in quanto Caremar alla fine non si è avvalsa di tale possibilità;
• Alcune esenzioni fiscali concesse a Caremar nell'ambito del suo processo di privatizzazione non costituiscono aiuti di Stato, poiché né Caremar né SNAV/Rifim ne hanno beneficiato;
• La possibilità di utilizzare risorse provenienti da un fondo nazionale per soddisfare le esigenze di liquidità di Caremar non costituisce aiuto di Stato, poiché non costituisce una misura di aiuto supplementare, ma costituisce semplicemente un trasferimento intrastatale per finanziare la compensazione degli obblighi di servizio pubblico.

Caremar ha fornito servizi di trasporto marittimo che collegano l'Italia continentale con le isole del Golfo di Napoli e, fino al primo giugno 2011, anche con le isole dell'Arcipelago Pontino. Tali servizi sono stati compensati dall'Italia sulla base di contratti di servizio pubblico.

Informazioni di contesto
Il 2 marzo 2020 la Commissione ha concluso la sua indagine approfondita sulla compensazione degli obblighi di servizio pubblico concessa tra il 1° gennaio 1992 e il 31 dicembre 2008 alle società dell'ex Gruppo Tirrenia, tra cui Caremar, sulla base di un contratto di servizio pubblico che sarebbe scaduto alla fine del 2008, la cosiddetta "convenzione iniziale". Per privatizzare il gruppo Tirrenia, incluso Caremar, e concludere nuovi contratti di servizio pubblico con i loro acquirenti, l'Italia ha prolungato la Convenzione iniziale di Caremar. Nel 2011 ha poi riorganizzato i servizi di Caremar vendendo a Laziomar la filiale di Caremar che gestiva le rotte nell'Arcipelago Pontino. Nel luglio 2015 SNAV/Rifim ha acquisito Caremar e ha iniziato a gestire le rotte di servizio pubblico con un nuovo contratto di servizio pubblico che scadrà il 15 luglio 2024.

Con la decisione odierna, la Commissione ha completato la sua indagine approfondita sulle società dell'ex Gruppo Tirrenia e sui rispettivi acquirenti. A gennaio 2014 la Commissione ha concluso la sua indagine su alcune misure di sostegno a favore di Saremar. A marzo 2020 ha concluso la sua indagine sulle misure di sostegno a favore di Tirrenia e del suo acquirente CIN. A giugno 2021 la Commissione ha concluso la sua indagine sulle misure di sostegno a favore di Toremar e Siremar e dei suoi acquirenti Moby e SNS. Infine, a settembre 2021 ha concluso la sua indagine sulle misure di sostegno a favore di Laziomar e del suo acquirente CLN e ha chiuso l'indagine relativa alle restanti misure a favore di Saremar.

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