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20 dicembre 2024, Aggiornato alle 18,38
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Infrastrutture

Accordo Fincantieri e Finmeccanica per le navi militari

L'intesa tra i due gruppi è stata firmata a margine della cerimonia di varo del sommergibile "Pietro Venuti", svoltasi nello stabilimento di Muggiano


Si è svolta mercoledì presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia), alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti, la cerimonia di varo del sommergibile "Pietro Venuti", il terzo della classe "Todaro", tipo U212A, una serie di quattro unità gemelle commissionate a Fincantieri dalla Direzione Generale degli Armamenti Navali – NAVARM per la Marina Militare Italiana. A margine della cerimonia è stato firmato un importante accordo di collaborazione nel settore delle costruzioni navali militari tra Fincantieri e Finmeccanica, con l'obiettivo di aumentare la competitività sui mercati nazionali ed esteri, attraverso una più efficace ed efficiente offerta integrata dei prodotti delle due società. 

In particolare, la collaborazione si svilupperà sfruttando le sinergie tecniche e commerciali tra l'unità di business navi militari di Fincantieri e le aziende del gruppo Finmeccanica (le controllate Selex ES, Oto Melara e WASS nonché la joint venture MBDA Italia) che detengono competenze distintive nei sistemi di combattimento, nell'elettronica e nei sistemi d'arma navali e subacquei.

Considerato che tradizionalmente le Marine privilegiano il rapporto con il cantiere, Fincantieri agirà da interfaccia unico verso il cliente, consentendo, al contempo, di valorizzare l'offerta dei prodotti di Finmeccanica in ambito navale. Questo accordo prevede anche una collaborazione nelle attività di ricerca e innovazione per massimizzare il posizionamento sul mercato e razionalizzare gli investimenti. 

Fincantieri e Finmeccanica studieranno inoltre la possibilità di creare una rete comune di fornitori di prodotti e componenti di base, al fine di ottenere adeguate sinergie e contribuire allo sviluppo dei prodotti tecnologici delle piccole e medie imprese italiane.

«Questa intesa – ha spiegato Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri - verte sulla capacità di promozione che il prodotto nave ha su tutta la componentistica installata a bordo: in questo modo intendiamo delineare un sistema industriale realmente integrato, che conta su un volume d'affari annuo superiore al miliardo e mezzo di euro e che è in linea con le dimensioni dei principali concorrenti internazionali». Per Mauro Moretti, ad e direttore generale di Finmeccanica, «l'accordo siglato quest'oggi, oltre a rendere più efficace la collaborazione tra le industrie italiane che storicamente rappresentano un riferimento all'interno del  settore  navale, costituisce una rilevante opportunità per rafforzare il posizionamento sui mercati internazionali delle eccellenze tecnologiche dei due gruppi».

Nella foto in alto (da sin.) Giuseppe Bono, Roberta Pinotti e Mauro Moretti