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17 ottobre 2024, Aggiornato alle 18,15
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Accise gasolio, Uggè: "Eliminarla penalizzerebbe le imprese di autotrasporto". Ma Rixi rassicura

Se mancasse la compensazione, il presidente di Fai e Unatras ritiene che le aziende italiane in condizioni di poterlo fare, sceglierebbero di rifornirsi nei Paesi confinanti

Paolo Uggé

Cosa accadrebbe se fosse eliminata in Italia la possibilità di beneficiare del recupero delle accise sul gasolio da parte delle aziende di autotrasporto? "Il prezzo schizzerebbe al primo posto in Europa". Lo dichiara il presidente Fai e Unatras Paolo Uggè, secondo il quale si sta facendo molta confusione sull'annuncio di un possibile allineamento dell'accisa tra gasolio e benzina. 

"Stupido pensare – spiega Uggè - che coloro che possiedono auto a benzina siano scontenti. Preoccupante, altrettanto, non tenere in considerazione che se si eliminassero le compensazioni per le imprese di autotrasporto, previste da norme comunitarie, aumenterebbero gli introiti per le casse dello Stato".

Come noto la possibilità per le imprese di autotrasporto di beneficiare del recupero delle accise sul gasolio venne introdotta nel 2003 per allineare l'aliquota applicata in Italia al livello minimo di tassazione per i prodotti energetici previsto dalla normativa Ue, in modo da evitare effetti distorsivi sulla concorrenza e assicurare la competitività dalle imprese italiane rispetto a quelle estere, agevolate da un costo del gasolio di molto inferiore (la tabella allegata lo dimostra).

Se la compensazione oggi vigente fosse eliminata il prezzo del prodotto in Italia schizzerebbe al primo posto in Europa, penalizzando così le nostre imprese.
Secondo Uggè, inoltre, "aspetto ancora più grave, le imprese italiane in condizioni di poterlo fare (ad esempio tutte quelle che effettuano trasporti internazionali o quelle situate a ridosso delle frontiere), sceglierebbero di rifornirsi nei Paesi confinanti. Le casse dello Stato perderebbero così l'intero gettito fiscale: un brillante risultato! Non solo, le imprese di autotrasporto estere incrementerebbero la loro capacità concorrenziale nei traffici internazionali, mettendo fuori mercato quelle italiane.  Se non si terranno in considerazione queste semplici evidenti considerazioni, nessuno potrà lamentarsi delle conseguenze".

"Unatras – sottolinea Uggè - non intende partecipare al teatrino della politica ma non lascerà nulla di intentato per evitare che vengano prese decisioni dannose sia per gli imprenditori che per lo Stato. Massima disponibilità ad affrontare tutti gli aspetti della questione, ma altrettanta fermezza nella tutela del ‘sistema Italia'. Poi non si dica che le associazioni dell'autotrasporto ricattano il Paese. Piuttosto lo tutelano, così come intendono tutelare le imprese rappresentate".

Ma Rixi rassicura
"Rassicuro tutte le associazioni di categoria e gli operatori del settore autotrasporto che non ci sarà alcun aumento del costo del gasolio per il trasporto pesante su strada – ha precisato il vice ministro dei Trasporti Edoardo Rixi –. Comprendo le preoccupazioni emerse in questi giorni, ma confermo che non sono previste modifiche alle attuali tariffe del carburante per l'autotrasporto. L'impegno del Mit rimane quello di garantire stabilità e sostenibilità economica per il settore, evitando ulteriori pressioni sui costi operativi delle imprese".