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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Infrastrutture

A Salerno si sperimenta Habitat

Monitora in modo completo il traffico portuale utilizzando poche infrastrutture. È finanziato dal ministero dei Trasporti e studiato da diversi atenei italiani


di Paolo Bosso 
 
Tutte le navi, in qualunque condizione, tutti i giorni. È il motto di Habitat (Harbour Traffic Optimization System), un progetto di monitoraggio del traffico navale dell'ultimo miglio in corso di sperimentazione all'Autorità portuale di Salerno. È un sistema di monitoraggio navale già progettato in diversi atenei italiani (tra cui appunto quello di Salerno) ed è finanziato dal ministero dei Trasporti attraverso il Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013. 
Sostanzialmente, Habitat cerca di fare meno uso possibile di infrastrutture tecnologiche, pur adoperando di fatto le loro funzioni. Per esempio, utilizza un radar di tipo passivo, ovvero che non emette segnali ma utilizza quelli già "nell'aria" (principalmente i segnali del digitale terrestre, delle tv satellitari e dei telefonini). «La totale assenza di emissioni radio che caratterizzano la famiglia dei radar passivi – spiega Fabrizio Berizzi, coordinatore scientifico del Laboratorio Radar presso l'Università di Pisa - dà la possibilità di realizzare un sistema integrato per il monitoraggio del territorio estremamente compatibile con l'ambiente. Il principio base è infatti quello di riutilizzare le onde radio già presenti per altri scopi e riciclarle al fine di realizzare la funzionalità radar». 
Habitat fornisce informazioni su posizione e destinazione delle navi anche alle imbarcazioni non dotate di antenne satellitari in grado di raccoglierle. Il sistema di tracciamento della rotta non è basato solo sul plot (la linea che traccia la rotta) ma anche sulla visualizzazione in pianta delle navi. Dovrebbe infine fornire un supporto in più ai piloti, permettendogli di simulare le manovre.  
In sintesi, il progetto Habitat monitora il traffico portuale (entro un miglio dalla costa) di tutte le navi combinando tutte le tecnologie attualmente in uso nei porti (Ais, Vhf, Gnss, Pmis, Vts), in qualunque condizione meteo e in qualunque momento (da qui il motto). Il suo punto di forza, quindi, non è tanto nella quantità di informazioni quanto nella loro qualità, dando la possibilità di combinare i dati per generare simulazioni e offrire dettagliate informazioni di navigazione anche alle imbarcazioni che non hanno gli strumenti per ottenerli.
«Il progetto Habitat – spiega l'Authority in una nota – mette ancora una volta in evidenza il porto di Salerno quale entità promotrice di innovazione a tutto vantaggio di efficienza ed incremento della sicurezza e, quindi, porto, città e regione sempre più attrattori di merci e crociere, nonché di investimenti volti a dare vita a nuove attività produttive».