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22 novembre 2024, Aggiornato alle 09,11
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A Salerno Gallozzi accoglie "Koi", la portacontainer più lunga

Aumenta la capienza dei mercantili che possono entrare nel terminal. Lunedì l'ingresso di una nave da 336 metri di lunghezza e 9 mila TEU di capienza

Il Salerno Container Terminal (salernocontainerterminal.com)

Ancora un nuovo tassello che incrementa la rete dei collegamenti marittimi tra il porto di Salerno e le principali destinazioni del mondo. Lo scalo campano ha infatti visto lunedì scorso l'arrivo della portacontainer più lunga (e tra le più grandi) mai approdata, la Koi della compagnia francese Cma Cgm, a servizio delle esportazioni manifatturiere e agro-alimentari del Meridione.

Con i suoi 336 metri di lunghezza e circa 9 mila TEU di capienza, Koi segna un nuovo record nella dimensione delle navi che possono attraccare in sicurezza presso le banchine servite da Salerno Container Terminal. La nave, in servizio su Middle East, India e Pakistan, è partita da Salerno diretta ad Aqaba, Jeddah, Hamad, Jebel Ali, Karachi, Nhava Sheva, Mundra.

A partire da luglio Salerno vedrà il potenziamento, sempre dal Salerno Container Terminal, dei collegamenti marittimi verso il Regno Unito e il Nord Europa, uno dei principali mercati di esportazione per le industrie dell'alimentare della provincia di Salerno e delle aree campane e pugliesi. Salerno è stato infatti inserito nella rotazione, in direzione Nord, del servizio NC Levant della Cma Cgm che collega il Mediterraneo al Nord Europa. Il primo approdo è previsto per il 6 luglio, della full container Cma Cgm Alcazar, diretta poi a Tanger Med, Felixstowe, Amburgo, Rotterdam. Anversa, Le Havre. Sei navi della portata di 4,420 TEU garantiranno una frequenza settimanale delle partenze. Salgono così a quattro i servizi diretti dal porto di Salerno per l'Inghilterra ed il Nord Europa.

Negli ultimi anni il Salerno Container Terminal (SCT) ha espanso e ammodernato il proprio terminal e visto espandere gli accessi dello scalo commerciale. Ha acquisito parte di un terminal container adiacente, quello gestito da Amoruso. Gode di un approfondimento dei fondali grazie al dragaggio dell'imboccatura di accesso da parte dell'autorità portuale. Tra il 2018 e il 2022 SCT ha investito 45 milioni di euro in nuovi impianti, gru, mezzi e infrastrutture destinati a migliorare le perfomance operative delle banchine e del terminal, rinnovando e potenziando completamente il proprio set up industriale.

Secondo i dati di SCT, a maggio il traffico del suo terminal è aumentato del 24 per cento rispetto a maggio 2022, prevedendo di chiudere il semestre in crescita tra il 16 e 18 per cento. La crescita dell'indice di connettività dello scalo (i mercati con i quali il porto connette le economie locali che guardano alla internazionalizzazione) vede il terminal attualmente lavorare 22 navi alla settimana, che arriveranno a 25 scali settimanali nella seconda metà dell'anno, per un totale di circa 1,200 navi full container lavorate nell'anno.

«Anche in piena fase Covid, mentre il mondo con preoccupazione si fermava, non abbiamo smesso di effettuare nuovi investimenti, per essere pronti a cogliere tutte le opportunità offerte dalla ripresa», spiega il presidente di SCT, Agostino Gallozzi. «È motivo di grande soddisfazione vedere che oggi l'andamento dei traffici premia il coraggio avuto anche nei momenti più difficili».

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